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COSENZA – I Fondali dell’Isola Dino, a Praia a Mare. L’ancora potrebbe appartenere ad una nave, probabilmente commerciale, di epoca romana. A quei tempi, infatti, l’isola forniva un riparo naturale e uno scalo importante alle navi in navigazione nel mar Tirreno. Dopo il ritrovamento, il manufatto è stato preso in custodia dalla Soprintendenza per il Beni archeologici, che effettuerà tutti gli studi presso la sede di Scalea. Il recupero è stato effettuato dai subacquei del Diving center “Dino Sub”, guidati da Giorgio Chiappetta, che è anche lo scopritore del manufatto, con l’assistenza del Diving center “Deep Inside”, presieduto da Stefano Gallico.   Al coordinamento delle operazioni hanno partecipano anche Ciriaco Astorino e Piero Di Giuseppe, rispettivamente presidente e direttore del Parco regionale marino “Riviera dei Cedri”, Rosa Ceglie, consigliere delegato all’Ambiente del Comune di Praia a Mare, e Gregorio Aversa, direttore archeologico della Soprintendenza per il Beni archeologici della Calabria, nonch‚ il personale della Capitaneria di porto di Maratea. 

 

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