X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

“Con il sì della Cassazione al quesito sul nucleare, dopo il vento impetuoso delle amministrative, il referendum del prossimo 12 e 13 giugno diventa una nuova tappa per “liberare” Palazzo Chigi”. E’ il commento del capogruppo SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello sottolineando positivamente che “l’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito che le modifiche apportate dal governo alle norme sul nucleare non precludono la celebrazione della consultazione popolare. La Cassazione ha quindi ristabilito le regole democratiche che il Governo intendeva stravolgere confermando che i cittadini potranno esprimersi sul quesito sul nucleare depositato, che va ad aggiungersi agli altri tre su acqua e legittimo impedimento. La decisione della Cassazione – afferma Romaniello – è una nuova lezione al Governo che ha fatto di tutto per evitare il referendum specie per non consentire agli italiani di pronunciarsi sul legittimo impedimento del Premier. Cresce adesso l’opportunità di raggiungere il quorum, dopo molti anni che questo tipo di consultazione elettorale è vanificata per la mancanza di partecipazione da parte del 50% più uno di elettori che servono alla validità dell’esito. La sensibilità decisamente antinucleare della nostra comunità regionale, ampiamente testimoniato con i 100mila di Scanzano Jonico – dice ancora il capogruppo SEL – come l’impegno manifestato da mesi contro la privatizzazione dell’acqua sono certo convinceranno i lucani a partecipare sempre più numerosi al voto del 12 e 13 giugno prossimi”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE