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I carabinieri hanno arrestato a Reggio Calabria un uomo di 52 anni, Giuseppe Antonio Cozzupoli, ex sorvegliato speciale, con l’accusa di cessione di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Reggio su richiesta del sostituto procuratore Tripodi, nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Vincenzo Calarco (nel riquadro), appuntato in congedo della guardia di finanza ucciso il 26 novembre dello scorso anno dal cognato Giuseppe Schepisi.
L’omicida, subito dopo il delitto, si presentò dai carabinieri per confessare e consegnare un revolver. Schepisi, dopo che i militari accertarono l’accaduto recandosi in casa del cognato, raccontò di avere avuto una lite con Calarco che lo avrebbe minacciato di morte mostrandogli tre proiettili di pistola. Il fatto accadde in casa di Cozzupoli, la persona arrestata oggi.
In seguito i due salirono nell’auto di Schepisi giungendo nella notte fino a Rosarno dove, raccontò ai militari, di avere subito un’aggressione da parte di sconosciuti che avevano fatto fermare la loro auto chiedendo soccorso per poi derubarli. Schepisi riuscì a mettersi in fuga mentre il cognato rimase a terra e fece ritorno a casa dopo essere stato prelevato dalla sua compagna. L’indomani l’uomo andò a casa di Calarco e lo uccise. Dalle indagini fatte e in seguito agli accertamenti legali è emerso che Schepisi e Calarco erano assuntori abituali di cocaina, sostanza di cui avrebbero fatto uso anche prima dei fatti avvenuti la sera del 25 novembre. La ricostruzione di quanto accaduto ha determinato la convinzione del Gip che sia stato Cozzupoli a cedere ai due la cocaina utilizzata nella nottata che ha preceduto il delitto.

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