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Cento rose rosse sistemate nella notte sui lampioni di corso Garibaldi a Reggio: è l’iniziativa adottata dalla Fiamma Tricolore provinciale per celebrare, nella Giornata del ricordo, i circa 10 mila morti delle foibe e i 350 mila esuli istriani, dalmati e fiumani.
«Le rose rosse, infatti – è scritto in una nota della Fiamma – sono ormai diventate simbolo del sangue e del dolore versato dai quei fratelli italiani trucidati e brutalmente umiliati per la sola colpa di essere italiani. Finalmente il nostro Paese comincia ad accettare nuove pagine di storia, la ‘Giornata del ricordo’ istituita solo qualche anno fa è un importante passo verso una reale e sincera conciliazione e pacificazione nazionale, ma ancora il percorso sembra essere lungo. Manca, infatti, ancora una storiografia ufficiale sui fatti delle foibe e su tutti i bagni di sangue subiti dai vinti della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto ancora è presente un insensato, stupido, anacronistico e per nulla pluralista antifascismo militante e culturale».
«Una nazione, se davvero vuole essere comunità e non sola mera espressione geografica – conclude la nota – deve fare della memoria un valore non politico e quindi vittima delle faziosità bensì deve farne un valore civile.
Le celebrazioni per la ‘Giornata del ricordo’ continueranno oggi a Villa San Giovanni in Piazza del Municipio con una fiaccolata e la deposizione di un cuscino di rose rosse ai piedi del monumento per i caduti italiani di tutte le guerre».

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