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I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito tre fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti appartenenti alle cosche della ‘ndrangheta del capoluogo. I tre avrebbero cercato di imporre ad un imprenditore, gestore di una sala giochi, autorizzata dal Monopolio, con la violenza e le minacce, l’utilizzo di un sofisticato software per il poker on line. Questa estorsione, a cui la vittima si è ribellata, collaborando con i Carabinieri, segue una serie di violenze e minacce poste in essere per convincerlo a cedere non solo la sua attività, ma anche le licenze per l’esercizio del gioco on-line.
La vittima è anche scampata ad un agguato portato a termine poco tempo fa. Per puro caso si sarebbe salvato, in quanto i proiettili sparati contro di lui, si conficcarono nell’auto sulla quale viaggiava senza però colpirlo.
desso, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose sono state sottoposte a fermo tre persone, una delle quali cognato di Vincenzo Ficara, considerato uno dei capi dell’omonima cosca, e attualmente detenuto in regime di 41 bis. Dalle prime luci dell’alba inoltre, oltre agli arresti sono in corso anche perquisizioni in diversi punti scommesse on-line del capoluogo reggino, nel corso delle quali è stato sequestrato copioso materiale informatico.

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