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L’assessore al Lavoro della Regione Calabria, Francescantonio Stillitani, assieme al dirigente del settore Politiche sociali Giuseppe Nardi, ha illustrato i risultati dei bandi per la realizzazione, nell’ambito del POR Calabria FESR 2007-2013 e della legge 20/07, di una rete di centri per il contrasto e la prevenzione alla violenza di genere.
«Sono state completate le procedure di valutazione – ha dichiarato Stillitani – ed è in corso di pubblicazione il decreto di approvazione della graduatoria dei progetti pervenuti in risposta all’avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati alla creazione o al potenziamento di centri d’ascolto per donne vittime di violenza di genere.
Il bando ‘Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà’ consente la creazione o il potenziamento di sportelli d’ascolto antiviolenza che garantiscano alle donne vittime di violenza di genere un sostegno a 360 gradi nella strutturazione di un percorso di uscita dalla situazione di violenza attraverso i seguenti servizi: numero verde attivo H24, sostegno psicologico e legale ed attivazione della rete locale nella gestione dei casi.
Con la pubblicazione di questo avviso – ha aggiunto Stillitani -, in aderenza con il Piano nazionale antiviolenza e nell’ambito di una vera e propria azione di sistema a tutela delle donne vittime, abbiamo inteso mettere in campo risorse concrete in grado di rispondere in modo qualificato ai bisogni rilevati rispetto alle situazioni di tutte le donne sole o con figli minori che subiscono violenza, favorendo l’adeguando dei servizi regionali agli standard qualitativi nazionali ed internazionali».
La dotazione finanziaria del bando è di 525 mila euro. La Regione co-finanzia la realizzazione degli sportelli d’ascolto assegnando contributi pari all’80% del costo del singolo progetto e comunque non superiori a 75 mila euro. Complessivamente sono stati individuati 7 sportelli d’ascolto gestiti da realtà che rappresentano delle eccellenze che, nel corso degli anni, hanno maturato nel territorio calabrese un’esperienza significativa sul fronte della prevenzione e del contrasto del fenomeno della violenza di genere e che garantiranno servizi in tutte le province della regione. Gli sportelli sono così distribuiti: 2 nella provincia di Reggio Calabria, 2 in quella di Cosenza, 1 a Catanzaro, 1 a Vibo Valentia e 1 Crotone.
I beneficiari dei finanziamenti sono enti locali, singoli o associati, mediante forme di collaborazione con organizzazioni no-profit; le onlus o associazioni femminili senza fini di lucro operanti da almeno tre anni in Calabria che hanno tra le finalità statutarie la prevenzione e la lotta alla violenza sulle donne. L’assessore Stillitani si è poi soffermato sul bando «Centri antiviolenza», pubblicato sul Burc n. 39 del 30 settembre scorso, fornendo un dato allarmante: «in Italia – ha detto – una donna su tre è oggetto di violenze. Al Sud però il fenomeno risulta meno presente a dimostrazione, forse, che sono di meno le donne che hanno il coraggio di denunciare. Per questo non ci siamo limitati ad allestire sportelli informativi e di consulenza legale, ma, con questo secondo bando, abbiamo voluto dare la possibilità alle donne di essere accolte in un centro e di allentarsi dal posto, spesso l’interno delle mura domestiche, dove hanno subito violenze. Il bando – ha spiegato Stillitani – consente interventi di ristrutturazione, adeguamento di immobili, acquisto di arredi e attrezzature finalizzati alla realizzazione di centri antiviolenza per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno delle discriminazioni e della violenza contro le donne ed i loro figli minori. I centri antiviolenza dovranno servire un bacino d’utenza non inferiore a 140 mila abitanti, disporre di personale specializzato e rispettare gli standard minimi infrastrutturali esplicitati nell’avviso. La strategia regionale – ha evidenziato ancora l’assessore al Lavoro – nasce in attuazione del Piano d’azione varato nel 2010 dal Dipartimento delle Pari Opportunità che, sul versante del ruolo dei centri antiviolenza, intende promuoverne lo sviluppo, con particolare attenzione ai territori in cui non sia ancora presente un’attività che risponda adeguatamente alle necessità dei singoli territori».
Il finanziamento del bando è pari a 4.800.000 euro e il contributo che potrà essere erogato per ogni singolo progetto è pari al 100% dell’importo dei costi ammissibili del progetto e non superiori a 400 mila euro. I beneficiari sono i Comuni calabresi che potranno gestire in proprio i centri o, in alternativa, indire una manifestazione di interesse rivolta a imprese sociali, cooperative sociali e loro consorzi, organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, enti ecclesiastici e fondazioni, in possesso di specifici requisiti previsti dall’avviso, nell’intento di selezionare i soggetti gestori dei rispettivi centri. Per accedere al contributo, i Comuni dovranno presentare alla Regione Calabria, Dipartimento 10 Settore Politiche sociali, entro il 14 dicembre 2011, l’apposita domanda di finanziamento ed i relativi allegati progettuali, reperibili presso il sito https://www.regione.calabria.it/formazionelavoro/index.php?option=com_content&task=view&id=1780&Itemid=16www.regione.calabria.it/formazionelavoro/.

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