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I contenuti di alcuni bandi che prevedono aiuti in favore della famiglia sono stati illustrati oggi dall’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, Francescantonio Stillitani (in foto) in un incontro che si è svolto nella sede del dipartimento. All’incontro hanno preso parte anche la dirigente di settore Alessandra Celi e Pasqualino Ruperto, presidente della Fondazione «Calabria etica», alla quale dovranno essere trasmesse le domande per poter beneficiare degli interventi previsti dagli avvisi regionali che riguardano l’erogazione di ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia, la concessione di contributi a persone e famiglie in situazione di povertà estrema nella quale vivono anche persone anziane e non autosufficienti e l’assegnazione di voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
«Ho voluto – ha affermato l’assessore Stillitani – che nei bandi fossero inseriti dei criteri che tenessero conto non solo del reddito Isee, ma di fattori aggiuntivi come la presenza di minori, di persone non autosufficienti e del numero dei componenti del nucleo familiare. Un principio questo che sarà il motore trainante di tutti gli altri bandi sulle politiche sociali che andremo ad espletare». A tale proposito Stillitani ha poi fatto sapere che in una lettera indirizzata al dirigente generale del dipartimento lavoro aveva chiesto che le linee di indirizzo per la realizzazione del piano di interventi riconoscessero «la centralità della famiglia come istituzione di bene comune socialmente rilevante e il sostegno ai suoi compiti e funzioni sociali attraverso azioni di sostegno alle responsabilità educative, di conciliazione famiglia lavoro e di aiuti ai componenti più deboli del nucleo familiare».
«Per questi bandi – ha proseguito l’assessore al Lavoro – si è fatto ricorso a tutte le risorse disponibili: circa 3 milioni di fondi regionali, alle quali si dovranno aggiungere anche quelle nazionali. Altri tre nuovi interventi a sostegno delle fasce più deboli – ha annunciato Stillitani – sono in fase di pubblicazione perchè ritengo necessario attivare politiche a sostegno della famiglie per creare condizioni di contrasto a situazioni di crisi e disagio sociale. Perchè credo fermamente che la famiglia in futuro sarà l’ammortizzatore sociale per eccellenza».

I BANDI
L’avviso pubblico per la concessione di contributi a persone e famiglie povere con soggetti non autosufficienti a carico prevede un intervento economico, concepito come sostegno una tantum, che si rivela talvolta indispensabile nei casi di emergenza per nuclei familiari che versano in situazioni gravissime per impellenti necessità di carattere socio-sanitario e ambientale.
Gli obiettivi: la rimozione delle cause economiche, psicologiche, culturali, ambientali, sociali e sanitarie che provocano l’insorgenza di situazioni di bisogno e di esclusione sociale; la prevenzione di interventi di istituzionalizzazione privilegiando i servizi e gli interventi che consentono la permanenza nel proprio ambiente familiare e sociale e il mantenimento della propria rete di relazioni sociali.
Il bando rivolto alle famiglie calabresi che vivono situazioni di disagio e povertà attraverso l’erogazione di prodotti per l’infanzia regola la concessione di un ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia a favore di nuclei familiari residenti nella regione Calabria. Il ticket è un titolo di credito di 500 euro ed è spendibile, entro 6 mesi dalla data di concessione, presso la rete di farmacie, parafarmacie ed esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, per l’acquisto dei seguenti generi di prima necessità: prodotti alimentari per l’infanzia (omogeneizzati, latte o prodotti similari); articoli sanitari per il lattante (pannolini, prodotti per la pulizia dei bambini).
I beneficiari potranno utilizzare i buoni solo ed esclusivamente presso i punti vendita accreditati. Potranno concorrere all’assegnazione del ticket esclusivamente i nuclei familiari calabresi nei primi diciotto mesi di vita del bambino. Le finalità: contrastare l’isolamento sociale dei nuclei familiari in difficoltà attraverso interventi mirati e specifici; sostenere le famiglie in difficoltà economiche; promuovere eventi ed iniziative utili a sensibilizzare il territorio sul tema del contrasto alla povertà e al disagio.
I soggetti destinatari di voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro possono, invece, beneficiare, per ogni figlio di età 0-3 anni, ossia minore di anni 18 con disabilità accertata superiore al 66%, di un buono della durata massima di 10 mesi, il cui importo mensile non potrà eccedere i 250 euro, rimborsati a fronte di spese effettivamente sostenute e quietanzate per l’acquisto di servizi di cura ed assistenza. La finalità dell’avviso pubblico è di migliorare la qualità della vita delle donne con problematiche di conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa, consentendo loro di fruire di percorsi di politiche attive per accrescere la propria partecipazione al mercato del lavoro. Il bando prevede l’erogazione di buoni spendibili per l’acquisizione di servizi di cura ed assistenza alla persona (scuola, baby sitter, asili nido, ecc.) destinati a donne che incontrano difficoltà di conciliazione in quanto coinvolte nella gestione di carichi familiari.

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