X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

POTENZA – Continua la calda stagione del trasporto urbano nel capoluogo di regione. I lavoratori continuano a non percepire lo stipendio, per l’esattezza tre mensilità e la quattordicesima, nonostante il trasferimento dalla Regione al Comune e da questo al Cotrab di 635.000 euro e una tranche di pagamento risalente a più o meno un mese fa di altri circa 500.000 per un totale di 1 milione e 100 mila euro, somma con cui è stato pagato un solo stipendio. A denunciarlo sono le Rsu Cgil e Uil, che parlano di una situazione ormai insostenibile che si protrae da più di un anno. Ieri l’ennesimo incontro con il sindaco. Ciò nonostante i dipendenti del Consorzio continuano a svolgere quotidianamente il proprio lavoro. Un servizio pubblico, ricordano, «che solo per la responsabilità nei confronti dei pochi utenti che ci sono ancora non abbiamo bloccato. Questo – continuano – anche per rispondere a chi, come è successo a Roma per l’Atac, ci accusa di non aver fatto alcuna azione di protesta dopo gli ultimi avvenimenti giudiziari». Ad aggravare la situazione, inoltre, le ferie forzate da marzo «senza una sicurazza per il futuro. Sebbene il bando si sia concluso e c’è una nuova azienda, non abbiamo visto un contratto di servizio per cui non sappiamo se e quanti di noi continueranno a lavorare». Il tutto con le criticità del piano di esercizio che persistono e si acuiscono: «L’utenza – dicono sempre i dipendenti Cotrab – è nettamente diminuita. Gli autobus viaggiano vuoti. La gente è scoraggiata». L’ultima novità riguarda lo spostamento del capolinea dall’ospedale San Carlo alla stazione di Macchia Romana, a causa dei lavori. Spiega in proposito l’assessore al ramo Bellettieri: «E’ la conseguenza di un accordo del 2013 tra Comune e San Carlo. Questa mattina dei nostri tecnici si sono recati sul posto per trovare delle soluzioni per il bene degli utenti e dei cittadini. Probabilmente l’ospedale si farà carico di un servizio navetta per chi non può arrivare dalla stazione all’ospedale». Restano poi le contraddizioni di autobus che passano per via Nazario Sauro ma non fermano al Mobility Center, che ormai ha perso la sua funzione di snodo anche se «lo snodo principale esiste, è stato solo spostato ed è piazza Vittorio Emanuele, a 18 Agosto» precisa sempre Bellettieri. E ancora, la vecchia cartellonistica alle fermate, gli autobus tornati gratis in assenza di controllori, l’università di macchia Romana priva della fermata interna al Campus, la circolare via Tammone che continua a girare sebbene il ponte attrezzato sia chiuso. Cosa succederà quando comincerà la scuola a settembre? «I ragazzi – dicono – entreranno sempre alla terza ora?», riferendosi agli orari delle linee scolastiche e ai problemi rilevati lo scorso anno. C’è però una buona notizia: «Se tutto va bene il ponte riaprirà a fine settembre – dichiara Bellettieri – abbiamo avuto solo una battuta di arresto per l’acquisto dei tornelli e delle macchine obliteratrici, a carico della nuova azienda, per via della chiusura delle aziende preposte ad agosto. Sono chiuse perchè Cotrab ha rifiutato la nostra proposta economica per il servizio, ritenendola troppo bassa». Da settembre, infatti, il timone dovrebbe passare all’azienda vincitrice Trotta Bus Service Spa, che sta procurando tutta la documentazione necessaria per il passaggio dall’affidamento temporaneo a quello definitivo.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE