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VIETRI DI POTENZA – Dopo oltre trentaquattro anni quello odierno sarà un giorno storico pe i vietresi: riapre nel pomeriggio la Chiesa di San Giuseppe, che tornerà così a disposizione della Comunità Vietrese. La Chiesa è rimasta chiusa dalle ore 19:34 del 23 novembre 1980, e così questo pomeriggio, a partire dalle 17, la Chiesa situata in via Santa Lucia riapre ai fedeli. Durante il sisma del 1980 la Chiesa subì gravi danni, con il tetto che crollò quasi del tutto e con altri danni strutturali ed all’interno della stessa. All’inaugurazione e benedizione della Chiesa di San Giuseppe ci sarà anche il vescovo, Monsignor Agostino Superbo, insieme a don Francesco Parrella ed alle istituzioni locali, civili e militari. Una Chiesa ristrutturata egregiamente con pazienza certosina e grande impegno, come sottolinea Francesco Zirpoli, storico e cultore di storia patria vietrese. La Chiesa originariamente era intitolata alla Madonna della Neve, Santa Maria Ad Nives, fino al 900. Poi dal 900’ in poi è conosciuta come Chiesa di San Giuseppe. All’interno l’altare è stato splendidamente ricostruito dalla maestra restauratrice Daniela Rosa, mentre altri particolari sono stati curati dall’artista vietrese Marzia Russo. I lavori di ristrutturazione della Chiesa sono stati effettuati grazie ai finanziamenti, negli anni, che del Ministero per i Beni Culturali e della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Paesaggistici della Basilicata. Lavori che hanno subito diversi stop, e poi finalmente conclusi. Decisivo è stato l’impegno ultimamente degli abitanti di via Santa Lucia che, in sinergia con Don Francesco Parrella, hanno curato gli ultimi dettagli. Grande anche la sensibilità dei vietresi, che hanno donato, e lavorato, gratuitamente nella fornitura di attrezzature e lavori vari per la Chiesa. I lavori sono stati fatti in maniera davvero egregia, e sono iniziati il 4 maggio 1999, e si sono fermati diverse volte per problematiche varie legate anche ai finanziamenti. In ultimo decisivo quello da 50mila € erogato dalla Regione Basilicata, su richiesta di Don Francesco Parrella. Durante il sisma del è crollato il tetto e parte della volta si è ribassata, quella che contiene l’affresco della Sacra Famiglia. La storia racconta che nel 1735 –come sottolineato da Francesco Zirpoli- la Chiesa è stata ampliata e fu istituita la Congrega delle Anime del Purgatorio, e l’altare maggiore fu dedicato alla Madonna della Neve. Nella Chiesa ci sono dipinti molti antichi: su tutti spicca quello del matrimonio mistico di Santa Caterina di Siena.
Il programma prevede una breve processione dalla Chiesa Madre a quella di San Giuseppe con la statua del Santo, alle 17. E a seguire, poco prima delle 18, la solenne riapertura e benedizione della Chiesa.

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