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MATERA – Il rischio di entrare nell’emergenza rifiuti per i 31 Comuni della provincia di Matera è decisamente concreto.
La questione all’attenzione tra mercoledì e giovedì dell’Osservatorio regionale sui rifiuti non sembra essere affatto di poco conto ma potrebbe creare più di una difficoltà nelle prossime settimane se non ci saranno novità o non si sbloccheranno una serie di situazioni sul territorio.
La novità al momento arriva dal fatto che in virtù di una serie di novità subentrate per decisione della Corte Costituzionale il conferimento dei rifiuti a Pisticci potrebbe dover essere ridotto e questo metterebbe in decisa difficoltà gli altri Comuni della provincia che si servono di quella discarica.
Anche perchè al momento non ci sono ipotesi alternative nel senso di strutture disponibili. La conferma della situazione allo studio dei vertici regionali arriva direttamente dal presidente della Provincia De Giacomo che spiega: «ci sono degli incontri in corso, purtroppo nuove norme ci pongono questa necessità su Pisticci e se il conferimento si riduce c’è un problema anche perchè in provincia di Potenza non ci sono spazi per poter accogliere i nostri rifiuti.
Tricarico? Non so come possa circolare questo tipo di ipotesi, non mi pare praticabile.
Comunque cercheremo una soluzione a questa vicenda. I Comuni interessati? Sono tutti i 31 Comuni della provincia di Matera».
La riunione dell’Osservatorio sui rifiuti tra mercoledì e giovedì in una doppia seduta ha affrontato tutti quanti gli aspetti sul tappeto che confermano le difficoltà esistenti ed il rischio concreto di emergenza in cui l’intera provincia di Matera può ritrovarsi anche perchè le alternative al momento, e più che in passato, sembrano davvero scarseggiare.
La copertura delle due province è appena sufficiente e al momento non si intravedono possibili soluzioni, visto che di discariche aperte nel Materano non ce ne sono e che tutte quante quelle in passato accessibili sono complete o comunque in attesa di completare le relative autorizzazioni.
Così come già in passato la Regione Basilicata e la stessa Provincia di Matera avevano provato a verificare la disponibilità di regioni limitrofe come la Puglia ad ospitare i rifiuti del Materano (una quantità ridotta nei numeri) ma anche su questo la chiusura era stata totale.
In questo contesto e pur in presenza di una soluzione che eviti il precipitare dell’emergenza nella quale si trova la gestione rifiuti regionale non mancano i problemi per i cittadini.
Uno degli esempi evidenti è la città di Matera che «a causa dei costi di trasporto dei rifiuti per l’esaurimento dei volumi della discarica di La Martella» dovrà affrontare un aumento della Tari la tassa sui rifiuti nella misura del 70 per cento con costi che graveranno completamente sulle spalle dei cittadini e che derivano probabilmente da una macchina che ha problemi come dimostrano le riunioni di queste ultime ore in Regione alla ricerca di una soluzione-tampone.
Insomma la questione rifiuti risulta particolarmente delicata ed investe più questioni che dall’aspetto ambientale si allargano anche ad altri che ricadono direttamente nelle tasche dei cittadini lucani.

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