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SI SONO svegliati di buon mattino.
E armati di mascherine e tanta buona volontà hanno percorso con le autovetture il tratto che collega lo svincolo di Senise a località Frontone, dove è ubicata la discarica di Sant’Arcangelo.
Al centro della manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 300 cittadini, l’emergenza rifiuti. Troppa, secondo i promotori, la “monnezza” che viene riversata all’interno dell’impianto di Sant’Arcangelo, dove giova ricordarlo, confluisce la spazzatura di buona parte dei comuni del potentino. E il sit-in di ieri ha voluto proprio portare “in strada” quelli che sono le problematiche di un’intera popolazione, di un’intera zona che si «vede calare dall’alto le decisioni prese dalla Regione».
Nelle ultime settimane un piccolo passo in avanti è stato fatto. “un’azione istituzionale” ha detto il primo cittadino di Sant’Arcangelo, raggiunto telefonicamente, che prevede nel giro di un anno la riduzione drastica del conferimento dei rifiuti nell’impianto di contrada Frontone. Dagli attuale 3.200 quintali di spazzatura che arriva a Sant’Arcangelo si passerà a breve ai 2.200. Da gennaio a maggio del 2015 è prevista un’ulteriore diminuizione. Con l’apertura (prevista ma non certa) a giugno della discarica di Carpineto, il conferimento dovrebbe ulteriormente diminuire.
«Si arriverà così – ha spiegato il primo cittadino Domenico Esposito – a un flusso che si attesta tra i 1.200 e i 1.500 quintali al mese. Un numero perfettamente compatibile con il tipo di impianto esistente a Sant’Arcangelo».
Le associazioni ambientaliste, comunque terranno alta l’attenzione sul tema. Si ritroveranno a Potenza il prossimo 8 novembre per manifestare a difesa del territorio lucano.

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