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La Lamezia Multiservizi SpA ha informato i sindaci dei Comuni di Lamezia Terme, Amantea, Girifalco, Curinga, Maida, San Pietro a Maida, Cortale, Marcellinara, Miglierina, Falerna, Platania, San Mango d’Aquino e Martirano che a partire da oggi il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani potrà subire delle interruzioni.
La circostanza, è scritto in una nota, «si verifica in quanto, ancora una volta, presso l’impianto di selezione della Daneco si sono registrati notevoli rallentamenti nelle operazioni di scarico e stante la temporanea indisponibilità dei mezzi che non riescono a svuotare i rifiuti visti i lunghi tempi d’attesa presso l’impianto. La prima è più immediata conseguenza sarà quella che la Multiservizi non potrà assicurare la regolare attività di prelievo.
Segnaliamo, inoltre, che tale situazione già difficile è destinata anche protrarsi ed aggravarsi ulteriormente nei prossimi giorni in quanto dalle 9 di questa mattina l’impianto è stato chiuso e, conseguentemente, non siamo riusciti a scaricare i rifiuti raccolti, per cui gran parte dei nostri mezzi sono rimasti saturi e bloccati. La riapertura dell’impianto è prevista per lunedì mattina ma le difficoltà resteranno elevate visto che sarà consentito lo scarico solo di una limitata quantità di rifiuti».
«Siamo alquanto preoccupati di quanto si sta verificando – ha sostenuto il presidente della Multiservizi Fernando Miletta – perchè si dimostra, per l’ennesima volta e nel giro di poco tempo, come l’intero ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti si possa interrompere in qualsiasi momento senza che siano state predisposte dalle competenti autorità regionali piani alternativi e funzionali ad assicurare l’indispensabile servizio ai cittadini. L’aumento della frequenza con la quale tali blocchi si stanno verificando è indice che l’intero sistema sta lavorando al limite estremo delle sue possibilità. In aggiunta tale situazione sta creando notevoli danni alla nostra società che dovrà subire un nuovo aggravio dei costi di gestione nonchè ai Comuni soci ai quali non potremo assicurare con la consueta regolarità il nostro servizio».

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