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Una vigilia di Pasqua caratterizzata dalla rivolta dei sindaci del Crotonese contro il Commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore dei rifiuti urbani in Calabria, Graziano Melandri, per via dell’ordinanza da lui emanata ieri che dava il via libera a 50 comuni del cosentino di sversare i rifiuti all’impianto di selezione di Ponticelli, gestito dalla Tec Veolia.
Pronta la risposta degli amministratori crotonesi, che dopo essersi riuniti nella sala giunta del comune capoluogo prima si sono recati dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Crotone, Raffele Mazzotta, per preannunciargli un esposto contro il commissario e successivamente nell’ufficio territoriale di governo, dove sono stati ricevuti dal prefetto, Vincenzo Panico, al quale hanno illustrato la situazione e le azioni che intendono mettere in campo contro quella che ritengono un’ingiustizia nei confronti del territorio. La reazione si è concretizzata, poi, in due altre ordinanze emesse dal sindaco di Crotone, che di fatto annullano gli effetti del provvedimento del commissario.
Vallone ha ordinato di sversare gli Rsu nella discarica di Columbra; con la seconda, invece, ha imposto il «divieto di transito e di sosta sul territorio comunale di Crotone di tutti i tipi di veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti solidi urbani». Naturalmente, all’ordinanza possono derogare i mezzi della società che raccolgono i rifiuti nel territorio provinciale e quelli che vanno fuori.
Gli amministratori, poi, alle 18,30 si sono recati anche allo stadio Ezio Scida, dove, prima dell’incontro tra Crotone e Atalanta, hanno fatto leggere allo speaker un loro messaggio sull’emergenza in corso. Oggi alle 8 i sindaci, poi, faranno un sit in di protesta all’impianto di Ponticelli.

INTERVIENE LA STASI
Nella serata di ieri sono arrivate le rassicurazioni della vice presidente della giunta regionale Antonella Stasi: «Abbiamo a che fare con una vera e propria emergenza che sta assumendo proporzioni importanti proprio nella settimana di Pasqua e con una stagione estiva che sta per decollare. Rischiamo – ha detto la Stasi – anche l’emergenza igienico-sanitaria, ma questo è il frutto di una cattiva gestione, che oggi qualcuno tenta di strumentalizzare a fini politici». La Stasi, poi, continua sottolineando che «sentito il Commissario Melandri si è subito reso disponibile a sospendere i conferimenti nell’impianto di Ponticelli provenienti dalla provincia di Cosenza, dando assoluta priorità ed esclusività ai rifiuti della città di Crotone ed ai comuni della provincia». La vice presidente, infine, auspica che «i comuni diventino responsabili di una seria ed efficacia politica dei rifiuti e piuttosto che protestare quando scoppia l’emergenza si rendano disponibili a collaborare per interventi radicali e duraturi».

A GIOIA TAURO IL SINDACO LANCIA L’ALLARME
«L’aria è irrespirabile»; A dirlo è il sindaco Renato Bellofiore del Comune di Gioia Tauro, paese al centro dell’emergenza rifiuti: «La situazione – dice – resta infatti sconcertante nonostante il Sindaco e l’Amministrazione comunale abbiano portato avanti tutte le iniziative istituzionali e amministrative rivolte ad agevolare una veloce e definitiva soluzione del problema: l’intervento presso il Commissario delegato per l’Emergenza Ambientale, ma altresì i numerosi esposti presentatri presso la Procura della Repubblica. Ciononostante si resta ancora in piena emergenza. La preoccupazione dell’Amministrazione è acuita dalla considerazione che l’arrivo della stagione estiva rischia di mettere alle corde Gioia Tauro e il suo hinterland. L’aria è irrespirabile e chi ha la sfortuna di abitare vicino ai cassonetti corre un rischio ben più grave».

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