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I materani dovrebbero essere coinvolti, sentire che questa città appartiene a loro. Così, forse, non abbandonerebbero rifiuti nei Sassi e in altri luoghi della città». Pio Acito, disaster manager ma soprattutto appassionato difensore  dell’ambiente e del territorio, commenta così le foto che ha scattato in questo giorni vicino a Porta Pistola e lungo il viale che costeggia il cimitero nuovo in contrada Pantano. In questo ultimo caso, si potrebbe trattare di rifiuti chimici ed altamente tossici. Negli antichi rioni, invece, sacchetti dei rifiuti aperti, sono stati disseminati lungo le scale e in alcuni angoli. «Non c’è senso di appartenenza tra i cittadini mentre  l’amministrazione usa il bastone la carota,  ma non è sufficiente.

I materani devono sentirsi a casa loro, e per questo stare attenti ai rifiuti che  vengono abbandonati da chi è più incivile».

Le immagini che Acito ha postato su Facebook hanno provocato un intenso  dibattito. In molto hanno chiesto che si punti ancora una volta e in modo più deciso sui controlli con le telecamere nei Sassi.

Lo conferma anche Pio Acito sottolineando che finora, un servizio costato 300 mila euro, non ha svolto  il proprio lavoro fino in fondo.

E proprio dai social network arriva la prima reazione dell’amministrazione comunale.

A rappresentarla è l’assessore comunale all’Iigiene, Rocco Rivelli che scrive di aver inviato agenti di Polizia municipale e dell’Ufficio igiene  per verificare la situazione. Rivelli sottolinea inoltre che «E’ interesse di tutti tenere pulita la città», ricordando inoltre che i bidoni per la raccolta devono essere conferiti in precisi orari e manutenuti pulendoli e disinfettandoli. «Se mettessimo un po’ di cura in più, la nostra città migliorerebbe».

a.ciervo@luedi.it

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