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L’ok in Senato alla riforma sulla scuola e il vertice Ue sull’emergenza migranti. Le prime pagine di oggi danno spazio alle due notizie che interessano l’istruzione e l’accoglienza. Il tormentato iter della Buona Scuola renziana approda a quota 159 (è la cifra della fiducia incassata dal governo) mentre sul piano operativo scatta l’annunciato via libera a 102mila assunzioni (47mila subito), premi al merito e bonus da 500 euro. E le proteste si spostano dalla piazza all’Aula di Palazzo Madama, tra tubetti di vaselina e manifesti funebri “Rip scuola pubblica”.
La Stampa preferisce aprire sui migranti: «L’Europa litiga sulle quote. Nulla di fatto a Brixelles nel doppio vertice fra capi di Stato e di governo: l’Eurogruppo proseguirà anche nel weekend». Nelle quattro pagine interne, il quotidiano torinese spiega che si pensa di escludere l’obbligatorietà nella distribuzione dei profughi, mentre Renzi incalza i Paesi dell’Est («Ma che idee avete?»). La seconda partita dell’Ue è quella greca: sui debiti si tratta ad oltranza, e Tsipras viene invitato a chiudere l’accordo entro domani. Sull Stampa segnaliamo infine un dettagliato reportage di Domenico Quirico sul fronte siriano e «Il martirio infinito di Kobane».
In Italia tiene banco il caso pensioni, con lo sblocco dei rimborsi: ad agosto il bonus di 800 euro una tantum (non c’è bisogno di fare domanda), come arretrato della cifra congelata da una norma del governo Monti. L’assegno Inps andrà solo a chi prende fino a 2000 euro e anche gli eredi potranno chiedere il pagamento.
Scelta ancora più originale per il Messaggero, che punta sul titolone sulla Grecia («I falchi alzano la posta. Fumata nera all’Eurogruppo, linea dura del Fmi, la Germania attacca Draghi: basta aiuti») richiamando anche il mancato accordo sulle quote migranti (L’ira di Renzi: «Se questa è la Ue, tenetevela»). Scuola e pensioni hanno due richiami speculari in alto mentre il taglio medio è tutto per il primo “sì” in Campidoglio a Roma 2024: «Tregua olimpica» ironizza il quotidiano di via del Tritone in riferimento al terremoto giudiziario e politico delle ultime settimane, da Mafia Capitale al pressing delle opposizioni che chiedono le dimissioni del sindaco Marino.
Restando alle testate del gruppo Caltagirone, il Mattino riporta in prima pagina quattro notizie forti locali ma con riflessi su scala nazionale: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che resta in carica dopo l’accoglimento del ricorso sulla legge Severino («Ora spera anche De Luca»), gli sviluppi positivi sul caso Whirlpool (con l’ad Davide Castiglioni che promette «Carinaro diventerà strategica» e annuncia soluzioni a tutela dei lavoratori) e il patron del Napoli De Laurentiis che rivela la clausola rescissoria per Higuain: quasi 95 milioni di euro. Come dire che il Pipita è praticamente incedibile.
Tornando alla politica, interessante sul Giornale un’intervista a Gaetano Quagliariello, uno dei leader del Nuovo Centrodestra alfaniano, che riconosce in Berlusconi «il padre naturale del centrodestra». È, dopo la rottura di Alfano, un primo segnale di ricompattazione della coalizione, processo iniziato un paio di giorni fa con la cena di Arcore con Matteo Salvini ospite dell’ex Cavaliere.
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LA NOTIZIA PIÙ CURIOSA | Vendevano carne vecchia di quarant’anni (100mila tonnellate di pollo per i ristoranti), retata in Cina (La Stampa).

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