X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

POTENZA – Potrebbero ricevere a breve un invito a fornire spiegazioni per 600mila euro di rimborsi “pazzi” i consiglieri e i funzionari del parlamentino di via Verrastro che nei giorni scorsi sono stati segnalati alla Corte di conti dalla Guardia di finanza.

Finora gli accertamenti condotti nell’ambito dell’inchiesta della magistratura contabile, avviata in parallelo a quella della Procura della Repubblica di Potenza, hanno riguardato soltanto l’ultimo periodo della scorsa legislatura: 2009 e i primi mesi del 2010. Andare più indietro infatti si sarebbe potuto rivelare inutile a causa dell’incombere della prescrizione anche per le ipotesi di danno erariale. Quanto invece alla legislatura che è tuttora in corso devono essere ancora ultimati, e i risultati non verranno resi noti prima di qualche settimana.

I nomi sulla scrivania del procuratore regionale Michele Oricchio sono già una trentina, vale a dire in pratica tutti i consiglieri e gli assessori esterni dell’epoca. Gli unici esclusi dalla lista sarebbero l’attuale capogruppo del Pd in Consiglio regionale Erminio Restaino, e la deputata Maria Antezza, sempre del Pd, che in realtà da giugno del 2008 ha abbandonato gli scranni di via Verrastro per quelli di Palazzo Madama. Due le piste seguite dalle fiamme gialle: quella sul rimborso per «spese di segreteria e rappresentanza»; e quella sul bonus benzina per i residenti fuori Potenza.

Quanto alla prima, in particolare, il metodo adottato dai militari del nucleo di polizia tributaria è stato molto rigoroso. Così oltre a 20mila euro e rotti di acquisti pertinenti poco o per nulla con l’«esercizio del mandato senza vincolo di mandato», sono saltati fuori 300mila euro di pasti e soggiorni in albergo privi di giustificazione “politica”. In pratica, nelle carte depositate nell’ufficio di presidenza del Consiglio, non ci sarebbe nulla per dimostrare che si sia trattato davvero di trasferte e pranzi collegati all’attività dell’assemblea, o al rapporto con gli elettori. Né la brochure di un convegno né un’autodichiarazione con qualche spiegazione. Di qui l’idea della procura di contestare il loro intero importo. E fin qui dei consiglieri regionali e degli assessori esterni in carica nel periodo considerato si sarebbero salvati soltanto in tre: Erminio Restaino (Pd) e Vincenzo Ruggiero (ex Udc ora La Destra), oltre all’allora senatrice Maria Antezza (Pd) che potrebbe aver rendicontato qualcosa in ritardo rispetto alla sua partenza per la capitale, ma è passata al vaglio dei finanzieri senza problemi.

Altra storia le spese di viaggio dei consiglieri residenti fuori Potenza, abolito a “babbo morto”, cioè a dicembre dell’anno scorso dopo che in Italia si è diffusa la notizia che il rimborso benzina per i membri del parlamentino lucano non aveva paragoni. Quanto a questo la finanza non solo avrebbe segnalato alla Corte dei conti chi ha intascato fino a 2.500 euro al mese, oltre a tutte le indennità e gli annessi e connessi dell ricca busta paga di un semi-parlamentare, ma anche i funzionari del Consiglio regionale che hanno erogato quei soldi.

 

Infatti il punto starebbe nell’interpretazione della norma che prevede che «L’entità del rimborso (…) corrisposto in relazione ad un numero fisso di 18 sedute mensili- recita il vecchio quinto comma dell’articolo 8 – è pari ad un terzo del costo della benzina verde necessaria al consigliere per raggiungere il capoluogo di regione moltiplicato per due». Quindi il costo della benzina effettivamente necessaria, mentre da sempre la cosiddetta indennità di trasferta casa-consiglio, è stata misurata sul numero di chilometri da percorrere all’andata e al ritorno, moltiplicati per un terzo del costo medio di un litro di benzina verde, per un numero forfettario di 18 sedute tra assemblea, commissioni e riunioni varie. Uno sproposito. Totale: quasi 280mila euro di “buco” nelle casse dell’erario da ripianare in meno di un anno e mezzo, che divisi per 17 non sono proprio pochi.

l.amato@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE