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SI RIACCENDONO i riflettori sulla spinosa questione della ridefinizione dei confini tra Rionero in Vulture e Ripacandida. Con una delibera di giunta datata 27 Aprile 2015, il Sindaco Antonio Placido ha chiesto il conferimento di risorse al responsabile del servizio vivibilità per richiedere all’Istituto Geografico Militare alcune cartografie riguardanti i confini tra il Comune Fortunatiano e il vicino comune di Ripacandida. La controversia tra i due comuni ebbe origine nel 1967 quando l’allora azienda di edilizia popolare realizzò alcune “casette” sui due lati della Strada Provinciale di Piano del Conte occupando (forse erroneamente?) una fetta di territorio ripacandidese. Da lì si creò il primo nucleo d’insediamento della zona; nucleo che si è allargato nel corso degli anni intensificando la presenza di cittadini rioneresi su quel lembo di terra. In questo mezzo secolo il Comune di Rionero, pur consapevole dell’ambiguità della situazione, ha comunque garantito tutti i servizi (acqua, luce, gas, asfaltatura strade e nettezza urbana) ai cittadini che vi risiedevano, senza chiedere nulla al Comune di Ripacandida che, tuttavia, ha continuato a riscuotere l’ICI (fin quando è esistita). Situazione resa ancora più ingarbugliata nel 2005 dall’allora Commissario Prefettizio del comune di Rionero, Dott. Francesco Maioli, che, prendendo atto di questa anomalia, comunicò agli uffici anagrafe di tutti e due i comuni che da quel momento in poi tutti i nuovi nati di Contrada Frascolla e San Francesco dovevano essere registrati presso l’anagrafe di Ripacandida. Si creò così una situazione paradossale: alcune famiglie si sono ritrovate ad avere alcuni componenti iscritti al registro rionerese ed altri al registro ripacandidese. La questione ha portato ad un duro botta e risposta tra i primi cittadini delle due comunità e a reciproche scorrettezze con l’imbrattamento da parte di ignoti della segnaletica posizionata dal Comune di Ripacandida. A nulla valsero le duemila firme raccolte dai cittadini rioneresi e consegnate dal Sindaco di Rionero nelle mani dell’allora Presidente del Consiglio Regionale Vincenzo Folino. La vicenda si chiuse con la “vittoria” del Comune di Ripacandida che fece valere le sue ragioni politiche e territoriali ed acquisì oltre cento nuovi cittadini iscritti alla sua anagrafe. Con la richiesta delle cartografie da parte del Comune fortunatiano la partita sembra riaprirsi. Chi riuscirà finalmente a fare (definitivamente) chiarezza sui confini contesi?

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