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REGGIO CALABRIA – Li hanno ripresi mentre si prendevano cura delle loro preziose piantine, mentre ne tagliavano le foglie e mentre le portavano via nei sacchi. Quella coltivazione di marijuana in località Rosalì di Reggio Calabria avrebbe fruttato loro 3 milioni e 200 mila euro. Ma non sapevano che i carabinieri erano sulle loro tracce e stavano documentando tutte le loro azioni con una telecamera

 

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E’ finita così l’attività illecita di Filippo Caracciolo, commerciante 23enne di Rosalì; Pietro Carriglio, 27enne disoccupato del quartiere di Salice; Matteo Bonforte, 24enne bracciante agricolo di Sinopoli; Vincenzo Sergio, 37enne disoccupato di Sinopoli; Giovanni Sergio, bracciante agricolo di Sinopoli. I carabinieri, che avevano individuato alcune piante di canapa indiana in un dirupo, si sono appostati e li hanno arrestati facendo sfumare i loro sogni milionari.

Anche a San Luca i miliari dell’Arma hanno scoperto una coltivazione ghiotta per la malavita: altre ottocento piante di canapa indiana per un valore stimato di un milione e 280 mila euro. In questo caso però, gli artefici della piantagione non sono ancora stati individuati. Di certo, però, staranno rimpiangendo i ricchi proventi perduti in un’attività che in Calabria sembra proliferare sempre più sfacciatamente.

Redazione web

 

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