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POTENZA – “In molti parlano di rimettere al centro il lavoro ed in tanti si dicono pronti a discutere del Piano del Lavoro di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, eppure mentre si chiacchiera, qualcuno sta discutendo a livello nazionale e sta scrivendo formalmente su come rimodulare le risorse comunitarie 2014-2020 a partire dalle risorse ex Fers (centinai di milioni di euro) e su come garantire la massima efficienza delle risorse del ciclo in scadenza (2007-2013), magari per una volta finanziando progetti veri e non – per dimostrare di essere i primi della classe – ributtando nel calderone vecchi progetti solo per far numero”. Lo sostiene, in una nota, il segretario regionale generale della Basilicata della Cgil, Alessandro Genovesi.

“Il tutto – aggiunge – però sta avvenendo senza il minimo coinvolgimento delle parti sociali, senza nessuna verifica di fattibilità con le istituzioni locali e, mi viene il dubbio, senza un minimo di regia anche da parte della nuova Giunta Regionale che del resto si è da poco insediata. Eppure quelle risorse dovrebbero essere al centro di un confronto strategico con le parti sociali in quanto, insieme alle risorse rivenienti da petrolio ed acqua, sono il vero carburante per provare nei prossimi mesi a governare le emergenze sociali e a costruire un modello di sviluppo produttivo, in grado di farci uscire dalla crisi. Insomma mentre in molti si fa propaganda o ci si preoccupa su chi saranno i prossimi dirigenti alla Regione non vorremo poi dover rincorrere come nel passato scelte sbagliate che non hanno ne madre ne padri, magari chiedendo quella trasparenza, quella partecipazione, quello sforzo propositivo che sono stati proprio i cavalli di battaglia della nuova giunta”.

“Insomma – prosegue Genovesi – il tempo stringe, la partecipazione e la coesione sociale si praticano e non si predicano e le risorse comunitarie non sono tema per qualche, sicuramente bravo e preparato, tecnico, ma tema squisitamente politico e di confronto con le forze sociali. Siamo certi che – conclude – su questo, il neo Presidente, la nuova Giunta ed il Consiglio Regionale, sapranno farsi interpreti fino in fondo delle nostre sollecitazioni e preoccupazioni che sono poi le preoccupazioni dei lavoratori, dei pensionati, dei tanti, troppi, disoccupati”. (ANSA)

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