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La polizia di Caserta, in sinergia con la Squadra Mobile di Reggio Calabria e il Commissariato di Gioia Tauro, hanno arrestato a Casal Di Principe, Aissa Bensid, algerino di 41 anni, residente a Rosarno, nel Reggino, a seguito a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palmi, Fulvio Accurso. Il provvedimento era stato emesso nell’ambito dell’operazione «Migrantes» che, nell’aprile dello scorso anno, portò allo smantellamento di un presunto giro di caporalato e di lavoro nero nella Piana di Gioia Tauro. Le indagini condotte da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro e coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, e dal sostituto Andrea Papalia, hanno consentito di accertare che Bensid, per l’incidente probatorio ammesso nell’ambito dell’operazione «Migrantes» celebratosi al Tribunale di Palmi il 15 marzo 2011, si sarebbe recato a casa di un teste di origine extracomunitaria, prelevandolo e accompagnandolo al Palazzo di Giustizia, dove quest’ultimo doveva rendere testimonianza, e, minacciandolo reiteratamente di gravi e seri danni alla propria incolumità personale. Inoltre, se lo avesse ancora accusato con le sue dichiarazioni, lo avrebbe costretto a ritrattare le dichiarazioni rese a suo tempo dal testimone agli ufficiali di polizia giudiziaria sull’attività di «caporalato» e di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina posta in essere dal Bensid. L’uomo si era reso irreperibile, ma nella mattinata di ieri è stato fermato e arrestato in provincia di Caserta.

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