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REGGIO CALABRIA – E’ stato revocato, dagli organizzatori, il premio nazionale Paolo Borsellino consegnato nelle scorse settimane a Rosy Canale, fondatrice e coordinatrice dell’associazione antimafia “Movimento delle donne di San Luca”, oltre che autrice ed interprete di testi teatrali incentrati sui temi della lotta alla ‘ndrangheta, arrestata nei giorni scorsi per peculato e truffa perchè avrebbe distratto i fondi liquidati all’associazione per scopi personali (LEGGI LE ACCUSE). La targa del premio nazionale campeggia sul profilo Facebook di Rosy Canale. Una grande foto con il primo piano del riconoscimento che le era stato assegnato pochi giorni prima del suo arresto.

L’arresto di Rosy Canale (LEGGI IL SUO PROFILO), che non è accusata di reati mafiosi, è avvenuto nell’ambito dell’operazione Inganno condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria al termine di indagini proprio sugli affari di due delle cosche storiche di San Luca, i Nirta e gli Strangio. 
“Le notizie relative all’arresto di Rosy Canale da parte della Dda – è scritto in un comunicato degli organizzatori pubblicato sul sito del premio – comportano ovviamente il ritiro del premio Paolo Borsellino 2013 assegnatole per il suo spettacolo ‘Malaluna’. Il Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto alla 18/ma edizione in 21 anni di vita, è stato evidentemente ingannato, come la quasi totalità della società civile italiana e delle associazioni antimafia, dall’immagine pubblica di una persona, fidandosi delle segnalazioni che, in buona fede, giungono alla segreteria del Premio per l’assegnazione annuale dei riconoscimenti”. 
“Ci scusiamo – conclude la nota – con le persone che da sempre ci sono vicine, con i volontari che gratuitamente e senza contributi pubblici, anche quest’anno hanno dato vita al Premio e a tutti gli altri premiati. Soprattutto, chiediamo scusa alla memoria di Paolo Borsellino”.
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