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Per protestare contro ”l’ennesimo, gravissimo strappo alla legalità” – costituito dal blocco realizzato da ieri sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria da parte degli autotrasportatori al servizio della centrale Enel del Mercure – i sindaci di Rotonda e Viggianello (Potenza) hanno deciso di chiudere i municipi “sospendendo ogni attività, ad esclusione dei servizi essenziali”, e hanno chiesto al prefetto di Potenza di incontrarlo per la “consegna simbolica” delle chiavi.
In una nota congiunta, Giovanni Pandolfi e Vincenzo Corraro – contrari alla riapertura della centrale, definita “obsoleta” e ”fortemente inquinante, esponendo a gravi rischi la salute dei residenti” – hanno chiesto provvedimenti contro il blocco stradale, a cominciare dall’identificazione e dalla segnalazione dei responsabili all’autorità giudiziaria, a causa dei “gravi disagi per gli utenti stradali dell’area, specialmente per i molti pendolari”. Intanto, a Potenza, durante una riunione del comitato operativo per la viabilità, svoltasi in prefettura, sono stati indicati “i percorsi alternativi per limitare i disagi nella circolazione stradale e autostradale”.
I due sindaci, inoltre, hanno fatto riferimento ad un’inchiesta della magistratura calabrese sul “grande affare delle energie rinnovabili” e hanno sottolineato “il concreto rischio di consegnare un territorio integro e indenne da certi fenomeni alla criminalità organizzata”. (ANSA).

Per protestare contro «l’ennesimo, gravissimo strappo alla legalità» – costituito dal blocco realizzato da ieri sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria da parte degli autotrasportatori al servizio della centrale Enel del Mercure – i sindaci di Rotonda e Viggianello hanno deciso di chiudere i municipi «sospendendo ogni attività, ad esclusione dei servizi essenziali», e hanno chiesto al prefetto di Potenza di incontrarlo per la «consegna simbolica» delle chiavi.

 

In una nota congiunta, Giovanni Pandolfi e Vincenzo Corraro – contrari alla riapertura della centrale, definita «obsoleta» e «fortemente inquinante» – hanno chiesto provvedimenti contro il blocco stradale, a cominciare dall’identificazione e dalla segnalazione dei responsabili all’autorità giudiziaria, a causa dei «gravi disagi per gli utenti stradali dell’area, specialmente per i molti pendolari». 

Nel frattempo del caso si continua a discutere nelle sedi istituzionali.

A Potenza, durante una riunione del comitato operativo per la viabilità, svoltasi in prefettura, sono stati indicati «i percorsi alternativi per limitare i disagi nella circolazione stradale e autostradale».

I due sindaci hanno fatto riferimento ad un’inchiesta della magistratura calabrese sull’affare delle energie rinnovabili” e hanno sottolineato «il concreto rischio di consegnare un territorio integro e indenne da certi fenomeni alla criminalità organizzata».

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