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POTENZA – “Tagliato” e sbeffeggiato senza concedergli nemmeno la possibilità di replicare in maniera compiuta.

Ce l’ha con le Iene ma anche con un consigliere d’opposizione il sindaco di Ruoti Angelo Salinardi, dopo la trasmissione del servizio sulla famiglia Spadola e il ponte che li unisce, o li separa, dal resto del mondo: in rovina da anni e già vietato al transito degli autoveicoli.

«L’ultimo dei Salinardi» come si è definito con molta autoironia il primo cittadino, sostiene che a differenza di quanto emerso dalla popolare trasmissione di Italia1 i fondi per ripristinare il ponticello sono stati assegnati da oltre un mese per circa 180mila euro, come da comunicazione inoltrata al signor Prefetto».

«Tutto ciò era noto alla trasmissione le Iene – incalza Salinardi – che volutamente, nonostante da me ribadito per ben tre volte, ha evitato di mandare in onda».

In più i tecnici sarebbero «stati in loco per redigere la perizia prima che arrivassero» la iena Mauro Casciari e troupe al seguito.

«La Iena Cacciari (Casciari, ndr) ha omesso volutamente come ho riferito nell’intervista, di aver offerto un appartamento di 150 metri quadri alla famiglia Spadola nell’attesa del ripristino del ponte». Insiste.

Motivo per cui spiega di aver inoltrato una richiesta alla trasmissione perché venga messa «in onda l’intervista completa e non quella ad uso e consumo di qualcuno!»

Salinardi, photoshoppato nelle vesti di don Vito Corleone e ribattezzato «Il pandino» per la Fiat bianca con cui si è allontanato dalla scena dell’“agguato” di Casciari, se la prende anche con il pugnace consigliere di minoranza Franco Gentilesca, che già a febbraio aveva denunciato pubblicamente la situazione subito dopo la chiusura alle auto del ponte di contrada Avriola. E lascia intendere la sua convinzione, che sia stato lui l’ispiratore del servizio.

«Non si scomodasse a cercare firme per richiedere i fondi per ripristinare il ponticello “Spadola”». Gli fa sapere. Perché i soldi ci sarebbero già.

Poi lancia l’affondo, speculare a quello subito dalla iena, che di fronte alle giustificazioni del sindaco sullo stato del ponticello con le ristrettezze di bilancio, gli ha rinfacciato il debito da 200mila euro del fratello col Comune. 

«La Iena Cacciari ha volutamente omesso di rendere noto che i genitori di Gentilesca devono al comune di Ruoti ad oggi 113mila euro con sentenza definitiva della Corte di appello e che lo stesso Gentilesca voleva che mi prodigassi , qualche anno fa, per annullare detta debitoria (…) Caro Gentilesca arrivi sempre in ritardo».

Senza dubbio un colpo sotto la cintura.

Alla prossima puntata.

l.amato@luedi.it

 

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