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SANT’ARCANGELO – E’ ancora aperta la vexata quaestio relativa alla mancata nomina della figura di cancelliere, principale collaboratore del giudice e addetto alla cancelleria, presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Arcangelo, che ha comportato, considerate le importanti competenze della figura del funzionario ausiliario del giudice, l’interruzione di un pubblico servizio. Da sette mesi gli avvocati di Sant’Arcangelo, iscritti al Consiglio dell’ordine di Lagonegro, stanno cercando di risolvere il problema con tutti gli strumenti a loro disposizione, ed hanno fatto appello, infine, alle massime autorità nel settore della giustizia. Conseguenze dell’ assenza della figura del cancelliere: la sospensione di tutta l’attività penale e gran parte di quella civile, l’impossibilità di pubblicazione delle sentenze, e di rilascio copie, l’ inefficacia di tutti i decreti ingiuntivi emessi, e di qualsiasi altro adempimento di cancelleria. I giuristi del Comune auspicano che la nomina garantisca almeno la presenza nei due sabati al mese in cui si tengono le udienze penali oppure con delega di funzioni ai 4 operatori di cancelleria presenti, ciò ridurrebbe i costi di trasferta e assicurerebbe il normale funzionamento dell’Ufficio. Sono disposti, altresì, ad onerarsi dei costi di trasferta del nominando funzionario. Il Sindaco di Sant’Arcangelo, Domenico Esposito, dice di essere “rammaricato per questa lunga interruzione del servizio e fiducioso nel funzionamento della Giustizia, che svolge un importante ruolo di guardiano della democrazia”. “Quando queste disfunzioni, come nel caso di Sant’Arcangelo si protraggono nel tempo – aggiunge Esposito – minano le basi della democrazia, perché è sempre il cittadino che chiede giustizia e non può aspettare tempi lunghi”. Domenico Esposito a più riprese sottolinea la sua vicinanza agli avvocati di Sant’Arcangelo e del comprensorio, che si avvalgono dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Arcangelo, e agli stessi cittadini che si sono rivolti ad esso nei mesi passati e conclude: “Capisco i loro disagi e mi auguro che il problema venga presto risolto. Mi impegno a farmi portatore di una missiva indirizzata al Ministro di Grazia e Giustizia, che possa accelerare i tempi della risoluzione del problema”.

Valeria Gennaro

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