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JOPPOLO – Gli sciacalli colpiscono ancora. Stavolta a farne le spese sono qualche decina di famiglie bisognose, residenti nel comune di Joppolo, a causa del gesto di malviventi che qualche notte addietro hanno saccheggiato tutte le scorte alimentari, circa due quintali, custoditi nella sede dell’Associazione onlus, “Presenza Cristiana” sita nella frazione di Coccorino. “Infatti da qualche anno – precisa il presidente Guido Ventrice – la nostra associazione convenzionata con l’Associazione regionale di volontariato “Banco Alimentare” si prodiga nella distribuzione di derrate alimentari a circa trenta famiglie del comune che versano in precarie condizioni economiche”. Quindi, anche quest’anno il 27 aprile, l’associazione “Presenza Cristiana” di Coccorino si era rifornita presso la sede del Banco Alimentare di Vibo Valentia, e aveva fatto una prima distribuzione di generi alimentari il 30 aprile ad alcune famiglie. A fare l’incredula scoperta, giovedì mattina, sono stati alcuni soci assieme allo stesso presidente, Guido Ventrice i quali si sono accorti che una finestra posteriore dell’edificio dell’ex scuola media, situato lungo la strada provinciale n. 23, che ospita la sede dell’associazione  era stata forzata e dei generi alimentari rimasti dopo la prima distribuzione non vi era più nulla. “Si trattava – tende a precisare, amareggiato, il presidente – di alimenti di prima necessità: pasta, riso, biscotti, zucchero, pelati e altro scatolame, che sicuramente potevano in qualche modo alleviare la triste situazione di qualche famiglia in difficoltà, dato il momento di crisi economica che attanaglia un po’ tutti. Naturalmente, il furto è stato subito denunciato alla locale stazione dei carabinieri, che coordinati dal Maresciallo Giovanni Salleo Magno sono subito arrivati sul posto per gli accertamenti del caso. Questo drammatico e infame gesto ci fa veramente riflettere sulle negative conseguenze della crisi che sta investendo tutta la nostra nazione e che sempre più spesso spinge alcuni disonesti a episodi che potremmo definire da “guerra tra  poveri”, comunque, mai da giustificare e sempre da perseguire e condannare.    

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