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POTENZA – Alcuni sacerdoti della Curia di Potenza, tra cui il vescovo, monsignor Agostino Superbo, furono intercettati subito dopo il ritrovamento del corpo di Elisa Claps avvenuto il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità, a Potenza. E in almeno un paio di occasioni gli agenti della mobile di Potenza pedinarono qualcuno di loro perché sospettavano che nascondessero qualcosa.
E’ uno degli elementi emersi ieri, nel capoluogo lucano, nel corso di un’udienza del processo per falsa testimonianza in cui sono imputate due donne che si occupavano delle pulizie dell’edificio religioso.
E’ stato un agente della Squadra mobile in servizio a Potenza in quel periodo, il sovrintendente Giuseppe Viggiano, a raccontare la vicenda, rispondendo alle domande del pm Laura Triassi.

l.amato@luedi.it

 

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

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