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Sulla Tares è disobbedienza fiscale. Con una petizione di 4.000 firme, tramite la Commissione di vigilanza sulla democrazia partecipata (Cvdp – Movimento astensionista lucano), una buona fetta della comunità bernaldese annuncia la propria «indisponibilità unilaterale al pagamento della tassa, poiché risultante -si legge nella lettera protocollata lo scorso 14 febbraio- ingiustificatamente esagerata rispetto alla stessa tassa pagata negli anni scorsi per i servizi di nettezza urbana e raccolta rifiuti da essa determinata». I cittadini chiedono, pertanto, chiarimenti e, soprattutto, una rimodulazione al commissario straordinario Ermelinda Camerini, che nei giorni scorsi, rispetto alle tante sollecitazioni ricevute da più parti, aveva già affidato alle colonne del Quotidiano un chiarimento ope legis della questione. Tanto, evidentemente, non basta ai cittadini, che in piena crisi economica generale si opporranno con fermezza a questo ennesimo balzello, semplicemente non pagando, pronti ad esporsi anche alle conseguenze di natura penale, che comporta la disobbedienza fiscale. In particolare, tramite la Commissione Cvdp, si lancia un ultimatum al commissario Camerini: risposte concrete alla richiesta di rimodulare le tariffe entro domenica 11 marzo, altrimenti più di 4.000 persone sono pronte a non pagare, ma saranno presto di più perchè la petizione prosegue tra Bernalda e Metaponto.

a.corrado@luedi.it

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