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PISTICCI – Quella della Tari è una grossa gatta da pelare per l’amministrazione Di Trani.
La nuova tassa sui rifiuti, votata a maggioranza dal consiglio comunale nel settembre 2014, sta producendo in questi giorni, i suoi primi effetti nefasti sulle tasche dei contribuenti, chiamati a fronteggiare aumenti esorbitanti nelle bollette. Si va da un rincaro medio del 100% a famiglia, fino ad oltre il 400% per alcune attività commerciali; come nel caso della rivendita di ortofrutta “Dal fiore al frutto”, situata a due passi dal palazzo del Comune. Il titolare, dopo aver esposto le sue bollette, denunciando un aumento annuo di ben 650 euro (è passato da meno di 150 euro di Tarsu 2013 a 750 euro di Tasi 2014), è diventato il simbolo di una protesta, destinata a crescere man mano che tutte le cartelle saranno consegnate da Equitalia.
«Vi sembra normale –è stato lo sfogo di Antonio- pagare 750 euro annui di smaltimento rifiuti per 40 mq di negozio? Aumento del 400%. Grazie per il regalo». Toccati in portafogli sempre più alleggeriti dalla pressione fiscale, commercianti e semplici cittadini si sono riversati ieri mattina, nella sede comunale di piazza Umberto I. Non sono mancati i momenti di tensione e confronto serrato.
La dirigente degli uffici finanziari, Giuseppina D’Aranno, il vice sindaco Domenico Albano ed il neo assessore ad Urbanistica e Bilancio, Antonio De Sensi, hanno dovuto raccogliere le forti rimostranze della popolazione, per un balzello che sta avendo un impatto fortissimo sulla comunità a causa di aumenti molto significativi.
Assente perché fuori città per altri impegni istituzionali, il sindaco Di Trani, che ai tempi della deliberazione oggi tanto discussa, era il settembre 2014, aveva anche la delega al Blancio. Alla fine è stato stabilito che l’amministrazione incontrerà i commercianti e le famiglie in un appuntamento specifico organizzato per martedì prossimo alle ore 10.30 nella sala Giunta di Palazzo Giannantonio. Per le vie brevi è stato anticipato che, riguardo alla Tari 2014 (quella il cui saldo sta arrivando in questi giorni), il tentativo sarà quello di chiedere ad Equitalia una maggiore rateizzazione rispetto alle due rate previste adesso e da pagare, rispettivamente, entro fine giugno ed entro fine luglio. In tal caso il Comune si accollerebbe gli ulteriori interessi. Per la Tari 2015, che deve ancora essere approvata dal consiglio comunale, si studiano soluzioni per reperire risorse finalizzate ad abbassare la bolletta e agevolazioni per i redditi più bassi (da capire se corrispondenti a maggiore rateizzazione oppure a esenzione). Dal Comune hanno comunque smentito che la prossima Tari sarà più alta dell’attuale, ribadendo anche le ragioni che hanno portato a questi aumenti.
La Legge di stabilità 2014, infatti, ha caricato interamente sulla bolletta tutte le spese connesse ai rifiuti, un settore che incide per il 16,6% sul bilancio comunale, ovvero circa 2 milioni su 12 milione di euro. L’imposizione ha fatto traslare in bolletta circa 600mila euro, di cui fino all’anno prima l’ente poteva farsi carico. Per i commercianti, tuttavia, una proposta di maggiore rateizzazione non è considerata risolutiva.
All’incontro di martedì porteranno la richiesta di veder annullato il provvedimento. Per quella data è stato indetto una sorta di sciopero generale del commercio cittadino che chiama a raccolta i colleghi e le famiglie dell’intero territorio.

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