X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Una causa dell’anoressia in età adolescenziale può essere determinata da un disturbo della personalità e i tratti disadattivi di personalità possono spiegare perchè le adolescenti con anoressia vanno incontro ad un progressivo stato di denutrizione o alternano periodi di digiuno a periodi di abbuffate e vomito autoindotto.
E’ quanto emerge da una ricerca, pubblicata su una delle maggiori riviste internazionali «Psychosomatic Medicine», ed eseguita dallo psichiatra italiano Santino Gaudio, originario di Cosenza, che sta proseguendo le sue ricerche presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, con la collaborazione dell’epidemiologo Vincenzo Di Ciommo dell’Ospedale Bambino Gesù.
L’articolo pubblicato è il primo lavoro della letteratura scientifica internazionale che valuta il ruolo svolto dai disturbi di personalità nelle adolescenti con anoressia nervosa e che dimostra che la valutazione della personalità, fino ad ora consigliata solo dopo i 18 anni, dovrebbe essere garantita già in adolescenza in chi soffre del disturbo alimentare.
I ricercatori hanno valutato 101 ragazze adolescenti con anoressia nervosa e 71 ragazze adolescenti normali, utilizzando il test psicologico più affidabile per la diagnosi dei disturbi di personalità, la «Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis II Disorders».
Lo studio ha evidenziato che il 24,8% delle adolescenti con anoressia presentava anche un disturbo di personalità e che era presente una correlazione tra l’anoressia nervosa con restrizioni ed il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (caratterizzato da un’elevata tendenza al perfezionismo, all’ordine e al controllo) e tra l’anoressia nervosa con abbuffate e vomito autoindotto ed il disturbo borderline di personalità (caratterizzato da un’elevata impulsività e instabilità nelle relazioni interpersonali).
Lo studio ha evidenziato, infine, che la presenza di un disturbo di personalità determina, in adolescenza, una maggiore gravità dell’anoressia che, in queste pazienti, ha un’età d’esordio più precoce, porta ad un maggior livello di denutrizione e rende necessario un maggior numero di ricoveri. La scoperta del medico cosentino, Gaudio, dà un nuovo contributo alla comprensione del perchè ragazze molto giovani possono sviluppare quadri molto gravi di anoressia nervosa, ed apre la strada a nuove e più efficaci strategie terapeutiche.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE