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SAN LORENZO DEL VALLO – Il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello ieri mattina, per l’ennesima volta, si è visto recapitare un messaggio intimidatorio: una busta gialla imbottita con due proiettili calibro 38. 

Nessun messaggio nel plico consegnato al comune in mattinata ed aperto dal diretto interessato. Solo l’indirizzo ed il destinatario scritto al computer. Un chiaro messaggio che si somma ai tanti che il primo cittadino sanlorenzano ha subito nel corso degli anni. La vittima, che non ha voluto rilasciare nessun commento, ha quindi fatto denuncia ai carabinieri della Stazione di Spezzano Albanese, comandata dal maresciallo Sergio De Cristofaro, che hanno sentito Marranghello e sequestrato il plico. Si apre così un’altra pagina di indagini che si somma alle precedenti alla ricerca dei responsabili di questi gesti che, purtroppo, non sono nuovi per San Lorenzo del Vallo. 

L’ultimo in ordine di tempo, infatti, risale ad un anno fa, il 26 agosto 2011, quando un ordigno (una sorta di candelotto di dinamite) con circa 40 grammi di esplosivo era stato trovato attaccato sulla porta di casa della mamma dello stesso Marranghello. L’ordigno era attaccato con un accendino e la miccia innescata, senza nessun biglietto. 

Nel gennaio 2010, invece, un proiettile calibro nove ed una lettera minatoria avevano turbato la tranquillità del sindaco in maniera trasversale. Infatti, in quella occasione erano stati i carabinieri della Compagnia di Castrovillari ad aver intercettato il plico e bloccarlo prima che venisse recapitato al destinatario. La busta, che all’interno conteneva un messaggio scritto con caratteri ritagliati da un giornale e riportante come testo «Stai zitto o farai la fine di Fortugno», portava come timbro postale quello dell’ufficio di Lamezia Terme.

E se questi sono gli avvenimenti più eclatanti, non si dimenticano i bigliettini anonimi e vari pneumatici tagliati, oltre a messaggi lasciati scritti sui muri.

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