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«NON preoccupiamoci di dare più giorni alla vita, ma di dare più vita ai giorni». Recita così lo slogan lanciato da Cecily Sauders, fondatrice degli Hospice, le strutture che accolgono i malati oncologici, giunti alle fasi avanzate della loro malattia. E di questo slogan fanno tesoro quotidianamente quanti si impegnano quotidianamente all’hospice del San Carlo di Potenza. Ecco perchè vale doppio ogni festa, ecco perchè è proprio in questi spazi che ha senso parlare di amore. Nella struttura ospedaliera guidata dal dottor Marcello Ricciuti, in cui, oltre al personale paramedico, lavorano i volontari dell’associazione Amici dell’Hospice San Carlo (nella foto a sinistra), tra attività di terapia occupazionale, terapia del sorriso e attività ricreative non è sfuggita la ricorrenza di San Valentino, solo l’ultima delle tante iniziative promosse. I giovani volontari, infatti, hanno organizzato, con il sostegno della associazione Cuochi potentini e grazie al contributo dell’azienda Quagliano Carne, dell’Hotel Bouganville e del ristorante Gambero Rosso, una succulenta cena per tutte le famiglie presenti nei reparti Hospice ed Oncologia del San Carlo. L’atrio dei reparti si è trasformato in un romantico ristorante (nella foto a destra) arricchito da cuori, musica e candele, ma soprattutto dalla presenza di grandi cuochi e volontari, camerieri per l’occasione. «Giornate come questa – sostiene Raffaele Messina, presidente dell’associazione – permettono di vivere momenti di festa e di vita anche nei reparti ospedalieri. Riteniamo che anche un momento di condivisione come questo può costituire medicina. Esistere è, anche e soprattutto, permettere alle proprie emozioni di respirare vita e condivisione, attraverso un sorriso, una carezza, un abbraccio». E’ trascorso così un pomeriggio di svago ed emozione, come tanti altri vissuti nel reparto, spesso caratterizzati dalla presenza dei clown impegnati settimanalmente in interventi di clown terapia con i pazienti. «L’associazione – prosegue Messina – investe da sempre in percorsi di formazione per i volontari in cure palliative, terapia del sorriso e clown terapia, attività che mette in gioco le emozioni più intime e fragili. Ci occupiamo di formare i nostri volontari all’accompagnamento alla morte, utilizzando peraltro le terapie non convenzionali come la musicoterapia, la terapia del tocco, l’arte terapia». In continuo aggiornamento, sicuri che «l’improvvisazione nuoce, non solo ai pazienti, ma agli stessi volontari, e questo non possiamo proprio permetterlo». Prossimo appuntamento dell’associazione Amici dell’Hospice San Carlo è la cena sociale in programma sabato 5 marzo presso il ristorante Bouganville di Picerno. Il ricavato della serata sarà devoluto al finanziamento di una borsa lavoro per uno psicologo dedicato al reparto.

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