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L’inchiesta sulla morte della 44enne di Caria di Drapia, nel Vibonese, Laura Pugliese avvenuta mercoledì scorso a seguito di un’operazione alla gamba presso la clinica “Villa Caminiti”, ha già tre indagati. Il sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Rosario Ferracane, infatti ha iscritto nel registro degli indagati tre persone in servizio presso la clinica privata della città costiera. Si tratta dell’anestesista Stefano Barillà, 63 anni di Reggio (quartiere Arghillà), dell’ortopedico Pietro Simonelli, 71 anni di Gallico (Rc) e del cardiologo Giulio Pugliesi, 45 anni di Villa. Per tutti e tre l’ipotesi di reato è omicidio colposo. Stamattina il medico legale riceverà l’incarico dalla procura reggina per eseguire l’esame necroscopico sul corpo della casalinga 44enne che si svolgerà presso la camera mortuaria degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Esame al quale assisterà anche il consulente nominato dalla famiglia della vittima, Francesco Iaconis. Famiglia che ha anche nominato quali difensori gli avvocati Giuseppe Rombolà e Salvatore Campisi, entrambi del Foro di Vibo Valentia.

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