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Il Consigliere regionale Nazzareno Salerno (Pdl) ha chiesto la costituzione di una commissione d’inchiesta sull’operato dell’Azienda Ospedaliera «Bianchi Melacrino Morelli» di Reggio Calabria, relativamente al concorso per dirigente medico vinto dalla moglie dell’ex assessore regionale al bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi, presso l’Unità operativa di Dermatologia dell’azienda. «Dopo la mia interrogazione e l’esaustivo riscontro del Dipartimento Sanità, dal quale emergono chiaramente che altre erano le esigenze di Dirigenti sanitari per far fronte alle carenze di organico di reparti e specialità – sostiene Salerno in una dichiarazione – ad oggi nessun provvedimento è stato assunto. In un momento in cui la Regione Calabria ha deciso di chiudere strutture ospedaliere fatiscenti e sta operando un’azione incisiva che i calabresi hanno apprezzato e che ha ottenuto il plauso dal Tavolo Massicci e proprio ieri dallo stesso Ministro Tremonti, ritengo necessario che si faccia piena luce su una vicenda che non ha nulla a che fare con l’efficienza del sistema sanitario». «Siamo a conoscenza – dice ancora Salerno – che il concorso di Dirigente medico di primo livello dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria presso l’Uoc di Dermatologia è oggetto di indagine da parte dell’Autorità giudiziaria per rilevare eventuali responsabilità penali e ciò ci fa pensare che forse il tutto potrebbe essersi svolto fuori dai normali canoni di legalità e trasparenza. Noi però, al fine di far piena luce sull’intera vicenda e nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, non possiamo più attendere e dobbiamo verificare se, in un periodo in cui i concorsi erano bloccati, anno 2009, è stata fatta una grande forzatura al fine di favorire la moglie dell’ex assessore Naccari privilegiando l’effettuazione di un concorso nonostante le urgenze per l’azienda fossero altre, tanto ad oncologia quanto a radioterapia, che forse hanno una valenza ed una necessità di medici più importante rispetto a dermatologia. Ai calabresi stiamo chiedendo sacrifici per risanare il debito della sanità e l’inefficienza causata da una gestione scellerata e clientelare da parte di una classe dirigente che ha una grande responsabilità e che è stata definitivamente spazzata via dal voto del marzo 2010». «Come Presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, che ha avuto la possibilità di esaminare e verificare la grave situazione in cui versa il sistema sanitario calabrese – conclude Salerno – ritengo perciò necessario l’attivazione della commissione regionale d’inchiesta».

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