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di ANTONELLA PELLETTIERI

SANTA Maria del Vetrano sta morendo. Lo annunciano coloro che proclamano di credere ancora nella propria identità e cercano nel proprio passato i suggerimenti per raggiungere un futuro migliore. Cominciò a morire nel 1930 quando fu trafugata una lastra con sopra scolpiti due angeli (una vecchia fotografia del 1930 è l’unica testimonianza rimasta!). Qualcuno potrebbe dire “Ma con tante cose brutte che stanno in giro chissenefrega di una lastra con due angeli” e può darsi che abbia ragione! Peccato che quella lastra aveva un grande valore essendo l’opera di magister Sarolo che la scolpì nel primo ventennio del XIII secolo. Chissà dove sarà, chissà se qualcuno l’ha mai cercata. Ma, principalmente, Sarolo, chi è costui? Poco importa, in Basilicata è d’uopo dimenticare i grandi e valorizzare i mediocri! Santa Maria del Vetrano è in coma irreversibile anche per i rave che sono stati organizzati negli spazi antistanti e, per questo, oggi c’è un catenaccio che vieta di entrare: ma anche questo nessuno lo sa e chissenefrega che vicino una chiesa del XIII secolo si organizzano rave, i nostri figli son tutti bravi e buoni e sono nella propria stanza a studiare . sono sempre i figli degli altri ad avere problemi. L’unica cosa ben tenuta è il contatore elettrico che nei rave serve! 

 ADDIO Santa Maria del Vetrano, io e pochissime altre persone ti ricorderemo e ti porteremo nel cuore per sempre.  Non dico nemmeno dove è posizionata questa architettura religiosa tanto credo interessi a nessuno se non a chi la indica in rete come luogo di raduno per rave! Tanto le giornate FAI si sono svolte sabato e domenica, oggi è un altro giorno e si può continuare a fingere di non sapere!

 

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