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LOCRI (Reggio Calabria) – C’è anche una neonata tra i 159 migranti arrivati nella notte a Roccella Jonica dopo aver viaggiato per una settimana stipati su una piccola imbarcazione in legno. Tanta l’emozione e la soddisfazione tra i militari della Guardia costiera locale – intervenuti per garantire la sicurezza durante le operazioni di attracco e di sbarco – quando hanno accolto la neonata, partorita durante la traversata. Dopo gli accertamenti si è scoperto che la donna che si era presentata come la madre, non è in realtà quella che lo ha partorito.  La donna che he accudiva il neonato, infatti, sottoposta a visita ginecoloogica all’ospedale di Locri, secondo quanto si apprende, non è la madre. Il piccolo, visitato a sua volta dai medici, sta bene e pesa 2 chilogrammi. Appena dopo lo sbarco si è messa in moto la macchina della solidarietà. Sul posto sono immediatamente giunte le forze dell’ordine che hanno provveduto a coordinare i soccorsi. Gli immigrati, di nazionalità siriana, curda, afghana, sono apparsi tutti in buone condizioni di salute. La navigazione è durata quasi sette giorni. A bordo anche altre 14 donne e 7 bambini. 

Per almeno 4 dei migranti si è reso necessario il ricorso alle cure ospedaliere a causa della disidratazione.Uno di loro, in particolare, lotta tra la vita e la morte; soccorso dai medici allertati dagli uomini della locale Capitaneria di Porto, all’uomo è stato riscontrato un blocco cardiaco e successivamente è stato trasportato d’urgenza al reparto di rianimazione dell’Ospedale civile di Locri.
L’imbarcazione è stata segnalata alla Centrale operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera tramite il numero blu 1530 per le emergenze in mare poco prima di mezzanotte, quando si trovava a poche centinaia di metri dalla imboccatura del porto calabrese. Alle operazioni di soccorso ha partecipato una motovedetta classe 300. Le buone condizioni meteorologiche di questi giorni favoriscono i viaggi di immigrati extracomunitari verso le coste italiane, e la Centrale operativa di Roma sta monitorando attraverso le strumentazioni a disposizione la presenza di altre eventuali imbarcazioni intenzionate a puntare verso le acque nazionali.  
IL TWEET. «La Giornata del Rifugiato la dedichiamo a Nojian, la nuova vita nata in mare durante la traversata di un barcone di immigrati verso la Calabria». Lo scrive in un tweet il vice ministro dell’Interno, Filippo Bubbico, presente oggi ad Ancona alla manifestazione per la Giornata del Rifugiato che si celebra il 20 giugno e in riferimento alla sbarco di immigrati avvenuto nella notte scorsa sulle coste calabresi. Durante la traversata in mare, durata una settimana, su un barcone, è venuta alla luce una bimba, chiamata Nojian.
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