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SCALE mobili Santa Lucia e viale Del Basento, aperte o chiuse? Se chiuse, da quando? Sono rimasti del tutto sbalorditi i cittadini di Potenza nel trovare i due impianti meccanizzati aperti nella giornata di ieri, nonostante quanto appreso dai giornali e verificato di persona nella mattinata di lunedì.
Il caos è stato generato dallo sciopero spontaneo dei dipendenti Cotrab, che ha riguardato tanto i conducenti dell’autobus quanto gli addetti alle scale mobili che hanno bloccato il servizio dalle 5,30 fino alle 13,30. Dall’ufficio competente del Comune, però, spiegano che la delibera di giunta del 23 gennaio scorso che decide la chiusura dei due impianti e una rimodulazione degli orari delle altre è «immediatamente esecutiva». L’iter burocratico, tuttavia, fa sì che l’effettiva chiusura ritardi di qualche giorno.
C’è prima la pubblicazione all’Albo Pretorio, poi l’arrivo all’Ufficio competente che la notifica agli interessati, in questo caso al Cotrab che gestisce il trasporto pubblico in città. Da quanto dichiarato dai tecnici, quindi, essendo stata consegnata a mano ieri la notifica della chiusura al Cotrab, con tanto di timbro di ricezione dello stesso, già da ieri le scale mobili sarebbero dovute essere chiuse. E invece, così non è stato. Sono rimaste aperte e i dipendenti hanno prestato ugualmente servizio. Intanto i lavoratori Cotrab ieri, insieme a tutte le rappresentanze delle sigle sindacali, sono stati ricevuti dal Prefetto per spiegare le ragioni dello sciopero: mancato pagamento delle ultime tre mensilità – di cui due appena consegnate – e paventati tagli al personale a causa della chiusura delle scale mobili e dei tagli chilometrici del nuovo piano di trasporto.
All’incontro era presente anche il sindaco De Luca, che ha ribadito la sua assoluta mancanza di volontà di toccare l’organico presente, di 154 unità, ma di essere costretto a ridurre i costi oggi pari a 16 milioni di euro annui, con un risparmio di 1 milione 700 mila euro solo con la chiusura dei due impianti, poco frequentati. Su Santa Lucia ha ribadito, inoltre, la sospensione del servizio della ditta di manutenzione Kone, che avanza circa 270 mila euro dal Comune. La soluzione, secondo amministrazione e sindacati, sarebbe ricevere un ulteriore finanziamento dalla Regione Basilicata, di cui si è discusso in un altro incontro che si è svolto in viale Verrastro nel tardo pomeriggio di ieri. Per la Cgil si tratta di trovare un equilibrio: «Non bastano i 4,2 milioni della Regione – dice Bruno Bevilacqua, segretario generale – è necessario che il Comune ci metta del suo, almeno per i costi di mantenimento della struttura, come corrente elettrica eccetera». C’è poi un’altra questione.
La chiusura non cambia il contratto in essere con il Cotrab, che scade il 2 febbraio. Cosa succederà dopo questa data? Si interromperà il servizio? Sarebbe un atto troppo grave per un’amministrazione comunale. Oggi, pertanto, è previsto un incontro tra azienda e sindaco per rinegoziare il contratto con Cotrab. Due le possibilità: Cotrab accetta la rinegoziazione così come imposto dal Comune ovvero a 9 milioni di euro, oppure rifiuta. A questo punto il Comune dovrà provvedere all’affidamento per negoziazione con un altro gestore. Storia già vista.

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