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Sul suo profilo di facebook una frase triste ma chiara: “Dove finisce la logica, inizia la ferrovia”. Forse una brutta prestazione alla scuola dell’istituto tecnico Pezzullo, ha fatto prendere ad un giovane di soli 16 anni una decisione tanto tragica. Nato a Paola, residente a Montalto Uffugo, Marco Gagliardi era un ragazzo pieno di interessi, un po’ introverso, da poco era diventato arbitro di calcio, lo sport che amava. Un dolore fortissimo quello che prova chi ha conosciuto Marco Gagliardi. Il giovane ieri mattina si sarebbe appostato lungo i binari della stazione ferroviaria di Scalea aspettando il sceondo treno in transito, che Marco, con la sua passione per i treni conosceva bene. Erano circa le undici e dalla stazione di Scalea doveva passare l’Eurostar, proveniente da Roma e diretto a Reggio Calabria. Il giovane sapeva bene che il transito in una piccola stazione come Scalea avviene ad una velocità di circa 170 chilometri orari. Il macchinista dell’Eurostar ha notato in lontananza la sagoma esile dello studente con lo zaino che voltandosi di spalle si è lanciato nel vuoto come in un tuffo, di ripensamento. Quando il ferroviere ha visto la sagoma del ragazzo, ha iniziato ad azionare qualsiasi aggeggio; poi stridio dei freni ma non ha potuto evitare la tragedia. Sul posto, subito, la Polizia locale di Scalea, i carabinieri del Comando stazione, e subito dopo la Polizia ferroviaria di Sapri che è competente per territorio. Una decisione, quella di Marco, mai confidata a nessuno e racchiusa in un biglietto nel quale chiede solo perdono.

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