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Il commissario del Pd Calabria, Adriano Musi, partecipando alla manifestazione di oggi indetta dalla Cgil del comprensorio Catanzaro-Lamezia, in occasione dello sciopero nazionale ha espresso la propria soddisfazione per la grande partecipazione dei calabresi ed ha commentato: «Le manifestazioni sono sempre utili, sia che si tratti di difendere diritti come la libertà di stampa, sia che si tratti di tutelare il lavoro e la dignità dei lavoratori. È questo il senso della democrazia. Per questo motivo il Partito Democratico calabrese è oggi in piazza con la Cgil». Musi, con il coordinatore della provincia di Catanzaro, Pasquale Mancuso, ha portato la solidarietà dei democratici sul cantiere della diga sul fiume Melito, a Gimigliano, scelto dalla Cgil come sede della manifestazione provinciale.
«I temi che costituiscono i motivi della lotta proclamata dalla Cgil – ha detto Musi – sono le priorità che il Pd ha messo al centro della proposta politica portata avanti in questi lunghi anni di malgoverno di centro destra. Il governo – ha proseguito Musi – attento agli interessi del suo Presidente e dei sui «responsabili» componenti, ha dimenticato il Paese, i suoi giovani, i suoi cittadini. Una dimenticanza sta mortificando e dividendo sempre di più il Paese, esaltando gli egoismi anzichè la coesione e lo sviluppo. Il cantiere della diga sul Melito – ha aggiunto – è uno dei simboli delle tante incompiute che caratterizzano il territorio calabrese e di quella mancanza di prospettive di lavoro che affligge i giovani di questa terra. L’azione del sindacato e della politica deve essere indirizzata a riportare i problemi della Calabria e del Mezzogiorno all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni nazionali».
«La presenza nelle piazze italiane di tante gente che non sopporta più l’indifferenza del Governo verso i problemi reali è un buon segno». Lo afferma il consigliere regionale del Pd Francesco Sulla, secondo il quale «nel caso specifico della Calabria, va riconosciuta alla Cgil, che rimane un fondamentale punto di riferimento, la capacità di indicare i guasti che fanno della Calabria l’ultima regione d’Italia. Avremmo bisogno – aggiunge l’esponente del Pd – di infrastrutture di base e di impegni puntuali dello Stato, non di date sul completamento della Sa/Rc a cui non crede più nessuno». Per Sulla «alla Calabria serve il rilancio dello sviluppo, per aumentare l’occupazione e frenare la fuga dei giovani e non faraoniche opere pubbliche come il Ponte che rischia di rovinare uno dei più affascinanti paesaggi del mondo e di arricchire chi è già ricco».

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