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CATANZARO – Sono tra 60 e 80 i passeggeri che si trovavano a bordo dei due treni delle Ferrovie della Calabria rimasti coinvolti in un incidente nei pressi di Gimigliano, in provincia di Catanzaro (LEGGI). «E’ sembrato l’inferno» ha raccontato uno dei passeggeri nell’ospedale di Catanzaro per essere sottoposto ad accertamenti clinici. «Ho avuto molta paura – aggiunge – quando c’è stato lo scontro. Ho sentito un forte rumore e non abbiamo avuto modo di capire nient’altro. C’è stato il caos più totale. Sono cose veramente da pazzi. Uno utilizza il treno per essere più sicuro e poi si ritrova in un vero e proprio inferno». 

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A BORDO UNA SQUADRA DI CALCIO – Tutti i passeggeri abbiano avuto bisogno di cure mediche, anche se solo due sono ricoverati in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita: una di loro è una donna incinta. Su uno dei due treni c’erano anche alcuni calciatori della squadra giovanile della Garibaldina di Soveria Mannelli che si stavano recando agli allenamenti. La gran parte delle persone coinvolte è stata soccorsa perchè sotto shock.

I TRENI INFILATI UNO NELL’ALTRO – Una studentessa ha detto: «Ad un certo punto c’è stata una frenata pazzesca e siamo volati tutti dai sedili. Mi sono spaventata tantissimo. Prendo il treno – ha aggiunto – tutti i giorni perchè studio al liceo scientifico a Catanzaro, ma vivo a Cicala. Io ero sulla prima carrozza e quando sono scesa ho visto i due treni infilati l’uno nell’altro. Poi mi hanno portato qui. Per fortuna non ho nulla. Con me c’erano i miei amici, però anche loro stanno bene».

UN MARE DI SANGUE – 

“Avevamo appena lasciato la stazione di Porto. Avevo scorto da poco il santuario e come al solito avevo fatto il segno della croce”. Lo ha detto una studentessa, Erica D., che si trovava a bordo di uno dei due treni delle Ferrovie della Calabria che si sono scontrati a Gimigliano.
“Ho sentito il treno frenare – aggiunge – ed ho avuto paura. Ho immediatamente pensato a mia sorella più piccola vicino a me. E stato terribile. Ho visto un mare di sangue e soprattutto ho avuto paura di morire”.

 Erica D., un’altra ragazza che viaggiava a bordo del treno, racconta: «Avevamo appena lasciato la stazione di Porto. Avevo scorto da poco il santuario e come al solito avevo fatto il segno della croce». Poi racconta di aver sentito frenare: «Ho avuto paura. Ho immediatamente pensato a mia sorella più piccola vicino a me. E stato terribile. Ho visto un mare di sangue e soprattutto ho avuto paura di morire».

IL DRAMMATICO RACCONTO DI UNA MAMMA – Il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Ugo Cantoni, ha raccontato: «Sono stati i passeggeri che ci hanno informato con i telefonini di quanto accaduto, dandoci anche comunicazione dei dati essenziali relativi alle possibili criticità». E la mamma di uno studente che era a bordo di uno dei due treni ha raccontato: «Ho sentito un trambusto ed ho pensato ad un incidente. Poi però mio figlio non è arrivato a casa in orario e mi sono preoccupata. Ho telefonato e non prendeva la linea. Sono andata in tutti i posti dove in genere si ferma quando arriva, ma non l’ho trovato. Poi sono sceso nel centro di Gimigliano e lì mi hanno detto che mio figlio era qui a Catanzaro, all’ospedale “PugliesE”. Sono corsa immediatamente. Per fortuna è salvo». 

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