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Il sindaco di Mammola chiama in causa il prefetto Luigi Varratta e i vertici dell’Arpacal per la vicenda della cementificazione sulla Limina, di fusti di scorie radioattive. Una notizia che ha destato preoccupazione fra la cittadinanza e Antonio Longo ha chiesto l’intervento immediato delle istituzioni competenti.
Il sindaco Antonio Longo si è subito attivato, indirizzando nella giornata di ieri una missiva al Prefetto di Reggio Calabria e al direttore dell’Arpacal nella quale dichiara: “Ancora una volta viene riproposta la tesi secondo la quale il territorio comunale di Mammola sarebbe stato al centro di un disegno criminale ordito dalle ecomafie e che avrebbe condotto all’interramento di rifiuti tossici cementificati nella nostra galleria della Limina che congiunge il mar Jonio al mar tirreno lungo la Strada statale 682”.
“A tal proposito occorre premettere che il sottoscritto – prosegue il sindaco Antonio Longo – dopo aver a suo tempo disposto analisi sulla qualità delle acque con esito negativo, in più circostanze ho richiesto agli organismi preposti al monitoraggio ambientale lo svolgimento di analisi Geo tecniche volte a fugare ogni dubbio in merito alla presenza di elementi tossici e radioattivi, posto che la diffusione incontrollata di tali notizie rischiava di arrecare un danno molto grave ed irreparabile alla nostra economia locale che ha fatto delle risorse ambientali (acqua, boschi, pascoli) il proprio volano di sviluppo, senza tuttavia ottenere risposte concrete. Inoltre mi rammarica moltissimo il taglio che si è voluto dare alla notizia che dipinge il mio paese tipicamente omertoso dove, addirittura nel giro di due minuti ci si sente degli intrusi”.
Il primo cittadino, poi, è preoccupato dalle ricadute negative che il diffondersi di notizie preoccupanti possa avere sul territorio del suo comune e sul suo sviluppo incentrato sull’accoglienza turistica: «Disconoscendo che la mia comunità si è sempre caratterizzata per essere una cittadina tradizionalmente aperta, operosa ed accogliente: prova ne sia, tra l’altro, la disponibilità manifestata dall’operato a suo tempo utilizzato nei lavori di realizzazione della galleria della Limina, ritengo opportuno – conclude il sindaco di Mammola – intervenire autorevolmente per porre fine allo stillicidio di notizie che vengono continuamente e ciclicamente riproposte, destando giustificato allarme nell’opinione pubblica. Chiedo ai competenti organismi con ogni urgenza tutte le necessarie analisi e rilevamenti finalizzati a verificare eventuali presenze di scorie radioattive nel territorio comunale di Mammola e nella galleria di valico”.

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