X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Da tutta Italia le «Valigie», gli specchietti e i palloncini dei docenti precari «esiliati» – destinati cioè al trasferimento – si uniranno al gruppo sardo fondato un anno fa

Un girotondo intorno all’obelisco di Montecitorio a Roma contro i trasferimenti degli insegnanti e la riforma della scuola. E 107mila bolle di sapone – il numero è riferito alla legge che ha cambiato le regole dell’istruzione in Italia – che riempiranno il cielo della capitale. Sarà la pacifica protesta di tanti insegnanti che, a un anno dalla riforma, ora si trovano alle prese con le chiamate dirette dei presidi ai trasferimenti lontani da casa. Le altre ‘armi’, specchietti e palloncini.

«Tante bolle di sapone, belle, colorate, piene di promesse, ma destinate a volare per pochi metri per poi scoppiare quasi subito – spiegano gli organizzatori della protesta che parte dalla Sardegna, dove a pesare sui trasferimenti è l’handicap dell’insularità – Come la legge 107 della cosiddetta ‘buona scuola’ del governo Renzi, che è diventata ormai l’incubo di migliaia di docenti e delle loro famiglie. Il tanto sperato ed atteso ruolo, dopo anni ed anni di precariato, diventa un inferno anziché il gioioso coronamento di una lunga carriera professionale dedicata alla formazione degli studenti italiani». L’appuntamento è fissato per il 25 agosto a Roma alle ore 10, in piazza di Montecitorio.

L’APPELLO DI LATRONICO (COR)

Le «Valigie del 10 agosto», gruppo di insegnanti sardi precari fondato un anno fa, si uniranno alle «Valigie» del resto della penisola del «Comitato 8000EsiliatiFaseBGae». Saranno presenti con la Sardegna le delegazioni provenienti da Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Umbria.

Didascalia foto:
Una protesta di docenti (dalla pagina fb La “Buona Scuola”? No, grazie)

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE