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MATERA – Il rischio sempre più concreto è che la Scuola di alta formazione per il restauro che deve avere sede a Matera nell’ex convento di Santa Lucia non parta nemmeno per il prossimo anno accademico. Il via libera definitivo potrebbe essere ulteriormente rinviato di ancora alcuni mesi con un’impasse preoccupante su una struttura che è occasione di sviluppo e punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Una sorta di fiore all’occhiello che la città non riesce in nessun modo ad appuntarsi.

Il problema al momento è essenzialmente di ordine finanziario ed è legato allo stato di avanzamento dei lavori nella sede dell’ex convento di Santa Lucia che la Regione alle prese con i gravosi obblighi derivanti dal patto di stabilità non riesce a sbloccare fermando di fatto anche l’avvio dei corsi.

«Il Comune», spiega il sindaco Adduce, «ha già fatto grossi sacrifici anticipando una somma di 500.000 euro all’impresa ma ci sono altri stati di avanzamento per circa un milione di euro ancora da fronteggiare e se questo non succederà non si sbloccherà la situazione. Poi si potrà definire l’impegno della Regione a partecipare alla gestione della scuola e andare avanti con il progetto. Ma se questi impegni, che ho chiaramente enunciato al Presidente Pittella in occasione del dibattito in Consiglio comunale a Matera sullo Statuto regionale, non verranno affrontati in tempi brevi ed allora sarà davvero molto difficile arrivare a partire sin dal prossimo anno».

Ancor più preoccupato è il presidente della Fondanzione Zetema, l’avvocato Raffaello De Ruggieri che ha portato avanti questo progetto e ha seguito i diversi passaggi che hanno identificato in Matera la sede idonea per la Scuola.

«Mi sembra che la Basilicata non comprenda l’importanza di questa operazione, Matera è stata scelta e diventer il punto di riferimento di tutto il Sud per il restauro e la tutela, si tratta di una grande occasione di innovazione e di sviluppo che porterebbe in città un laboratorio del restauro e la possibilità di un dialogo con le aree del bacino del Mediterraneo». «Purtroppo» continua De Ruggieri, «ci sono due ordini di problemi. Il progetto è partito il 4 settembre del 2007 ma serve l’inserimento di una voce in bilancio per la co-gestione della scuola da parte della Regione con il Ministero e poi serve che la Regione intervenga nelle spese all’impresa per i lavori alla sede dell’ex convento di Santa Lucia. Una situazione bloccata dal Patto di Stabilità. Queste due questioni non permettono il completamento del percorso che ave avuto nel 2009 uno scatto decisivo con la scelta della sede a Santa Lucia da parte dell’ex sindaco Buccico e la riconferma dell’impegno regionale dal presidente De Filippo». Oggi però manca la svolta decisiva per arrivare a sciogliere i pericolosi nodi che rischiano di complicare la vicenda e far perdere a Matera per il presente e in prospettiva futura una grande occasione di sviluppo.

«Siamo in una situazione di impasse e sembra che la Basilicata non comprenda l’importanza di questa operazione». E’ forse il caso di scegliere cosa fare, senza far passare invano il tempo. Perdendo una grande occasione senza neppure potersene render conto.

p.quarto@luedi.it

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