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POTENZA – Oggi si sarebbe già dovuto sapere qualcosa. Almeno il giorno della convocazione per il tavolo tecnico promesso dal sindaco per mettere insieme sindacati, lavoratori e azienda e capire come e se far partire alcuni servizi essenziali per la scuola, tra mense, trasporto e assistenza ai disabili.
Dal Comune, però, ancora nessun cenno. Eppure giovedì suonerà la campanella già per alcune scuole di Potenza. A oggi le uniche certezze riguardano la mensa.
Il servizio partirà il primo ottobre, il bando è stato espletato e la gara è stata aggiudicata ancora alla Multiservice, unica partecipante. Dal punto di vista occupazionale, però, permangono seri dubbi. Il bando parla di 72 unità ma secondo i sindacati, trattandosi di un bando a ribasso, potrebbero essere meno. Non solo. I lavoratori ancora attendono dalla Multiservice alcune spettanza dello scorso anno e non sono per nulla intenzionati a garantire il servizio senza garanzie.
Per l’assistenza ai disabili il sindaco ha parlato della disponibilità di 750.000 euro e di una proroga fino a nuova gara del servizio alla Multiservice, ma anche queste attualmente sono solo parole, non vi sarebbe alcuna delibera o documento scritto. C’è poi la grande incognita trasporti. Il Comune non sarebbe ancora a conoscenza di quante risorse occorrerebbero per garantirlo e quante ce ne sono a disposizione.
Né si sa se sia stato avviato o meno un discorso con l’azienda vincitrice del bando del trasporto pubblico locale, Trotta, almeno per quanto riguarda i mezzi, mentre sarebbero a rischio i lavoratori che sempre tramite Multiservice a oggi si sono occupati dell’accompagnamento.
Sia i sindacati che i dipendenti chiedono una relazione dettagliata del fabbisogno e quindi della domanda da parte dei genitori per l’accompagnamento, numeri a oggi ancora non reperiti.
Sul trasporto inoltre è poco chiaro se si seguiranno le linee stabilite lo scorso anno qualora dovesse partire il servizio: quanto costerà il servizio? 50 euro a bambino? E chi ha più di un figlio? Sono previste agevolazioni come per il costo delle mense?
Questioni difficile da credere possano trovare soluzione in una settimana, soprattutto se il Comune continua a prendere tempo per decidere e comunicare.
A rischio anche le Sezioni primavera negli asili comunali, a Potenza come nel resto della regione, visto il mancato pagamento degli educatori e l’assenza, in bilancio di assestamento, il reintegro dei contributi tolti come denunciato. Qual è la strategia dell’amministrazione comunale a riguardo?
Incognite che, a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico ancora non trovano risposte, tra scuole chiuse – la scuola primaria San Giovanni Bosco è ancora chiusa per inagibilità – e problemi che si ripropongono, puntuali. Disponibilità al dialogo viene intanto dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Giuliano, al termine di un lungo colloquio con Claudia D’Atena, responsabile dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata, su una serie di temi legati all’attualità del momento nel campo dell’istruzione. Primo fra tutti quello relativo ai docenti di sostegno, in ordine ai quali era emersa la possibilità, indicata dal Ministero, di superare il rapporto uno a uno (un docente, un allievo) per ragioni legate ai nuovi assetti occupazionali e a questioni di spesa.
Giuliano ha fatto notare che «lá dove esistono situazioni evidenziate da idonea certificazione, il rapporto uno a uno rimane l’unico metodo per ottenere risultati che altrimenti sarebbe difficile, se non impossibile, raggiungere». Nei prossimi incontri si affronteranno le questioni legate alla sicurezza e all’alimentazione. In alto mare anche la questione precari: ieri una delegazione ha incontrato l’assessore regionale Liberali, mentre in consiglio regionale è mancato il numero legale al momento del voto della mozione presentata dal consigliere Perrino (M5S) riguardante la “riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”.

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