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POTENZA – Non è solo un problema di dissesto. Ma anche di disorganizzazione. «E di imbrogli che sono stati fatti in passato e che oggi non si ha la capacità di gestire. Il risultato però è sempre lo stesso: alla fine le conseguenze le paghiamo noi. Peggio ancora: i nostri figli».
Oggi si ritorna a scuola dopo la pausa per le vacanze pasquali. Ma per i genitori di alcuni bambini che frequentano il Comprensivo “Leonardo Sinisgalli” il rientro sarà più che mai amaro. Perchè all’improvviso, di punto in bianco, sono venuti meno due autobus, uno di Savitour e l’altro Renna, che servivano a portare a scuola ben 150 bambini. «Questo significa – spiegano i genitori – che sotto la scuola si riverseranno ora 150 macchine in più rispetto al solito. Di più: siccome sono iniziati i lavori per il rifacimento del piazzale antistante la scuola, noi genitori dovremo lasciare al volo i bambini ai cancelli sottostanti, perchè sarà vietato salire. E così lasciamo bambini di prima e seconda elementare per strada? Se questo al Comune sembra normale, per noi certamente non lo è».
Il problema nasce dall’introduzione del nuovo Piano di trasporto locale. Le due ditte che si occupavano del trasporto di questi 150 bambini offrivano il servizio a 12 euro mensili. Non un servizio scolastico, ma due normali corse a sostegno del Cotrab. E, infatti, quei 12 euro erano esattamente il corrispettivo di un abbonamento mensile a un autobus di linea. «Per 25 anni – spiegano – queste corse sono esistite. E non sono certo inutili: ne usufruiscono 150 bambini. E non è raro che qualcuno resti anche a piedi. Eppure il nuovo Piano le ha cancellate di netto. Allora noi genitori abbiamo cercato di trovare delle soluzioni. Sapevamo che per arrivare alla Busciolano, per esempio, c’è un autobus pagato interamente dai genitori, con un costo di 55 euro a bambino. E ci siamo addirittura proposti di arrivare a coprire la differenza pur di non veder cancellato un servizio che per noi è molto importante. Ma a quel punto ci siamo sentiti dire cose che davvero ci hanno fatto cadere le braccia».
Perchè in pratica quel servizio era fatto dalle due ditte private con l’autorizzazione del Cotrab. «Ma siccome ora il Cotrab – hanno spiegato i genitori – deve poter dare quanto più fastidio possibile al Comune che gli ha tagliato i chilometri, questa soluzione non è stata percorribile. Quindi noi siamo praticamente ostaggio del Cotrab in questo momento. E paghiamo quindi i vecchi errori e i vecchi imbrogli probailmente fatti in passato. Ma siamo anche ostaggio di un’amministrazione che neppure conosce bene la situazione e che non riesce a trovare un’alternativa. Abbiamo incontrato l’assessore Bellettieri nei giorni scorsi. E gli abbiamo prospettato anche un’altra alternativa: contattare una ditta privata e pagarci noi il servizio, senza chiedere nulla al Comune. Prima hanno tergiversato, vediamo chiediamo. Nel frattempo noi avevamo anche trovato una ditta di trasporto disponibile. Ma abbiamo scoperto che quegli autobus non possono coprire la tratta per più di tre giorni, perchè titolare del servizio è Cotrab. Insomma, non possiamo fare nulla. Anche volendo pagare. Perchè nulla stiamo chiedendo al Comune se non la possibilità di lasciarci la libertà di risolverlo il problema. Niente, loro non hanno i soldi e noi, con i soldi nostri, non possiamo neppure far nulla. Ostaggi degli imbrogli e delle incapacità».

a.giacummo@luedi.it

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