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E’ stata una moglie preoccupata per il vizio del marito che stava per mandare in bancarotta la famiglia a telefonare al servizio di pubblica utilità 117. Le fiamme gialle della Compagnia di Palmi sulle tracce dio due circoli ricreativi a Sant’Anna di Seminara (RC) dove erano installate 7 «slot machines» illegali.
La donna si è detta preoccupata per il vizio del marito che in un breve tempo aveva dissipato una cifra non irrilevante per il bilancio familiare, si era rivolta alla Guardia di Finanza.
Le indagini hanno portato i militari in alcuni circoli ricreativi dove, nella disponibilità degli avventori, erano installati quasi una decina di congegni e apparecchi da divertimento ed intrattenimento all’apparenza regolari. I successivi accertamenti, tuttavia, hanno consentito di appurare che i videogiochi e le slot machines in questione non erano conformi alla legge perchè privi dei certificati di messa in esercizio e, soprattutto, del collegamento alla rete telematica dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato.
Le giocate dunque, non erano in alcun modo controllate, non vi era alcuna garanzia per i giocatori di vedersi, almeno di tanto in tanto, ricompensati dalla dea bendata. Per via del mancato collegamento alla rete dei Monopoli, inoltre, i lauti guadagni incassati dagli esercenti sfuggivano al controllo del Fisco. Le operazioni si sono concluse con il sequestro di 7 apparecchi e di 500 euro, frutto delle giocate, rinvenuti all’interno delle macchinette. I responsabili sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica.

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