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NOCERA TERINEZE (CZ) – Il Corpo forestale dello Stato ha posto sotto sequestro preventivo, mandando gli atti in procura, l’area demaniale nei pressi del torrente Grande nel Comune di Nocera Terinese. La striscia di suolo posto sotto sequestro è in concessione alla ditta che sta eseguendo i lavori di ammodernamento dell’autostrada, che passa proprio lì vicino. Si tratta di una superficie di circa 30.000 metri quadri, in località Fiume Grande – Marina Ventura. Il sequestro è stato necessario «in quanto l’area è stata utilizzata – si legge in una nota del Corpo forestale dello Stato – per lo smaltimento illecito di rifiuti derivanti dalla demolizione di opere in cemento armato contenenti materiale ferroso, provenienti, presumibilmente, dai lavori di ammodernamento dell’autostrada A3. Lo smaltimento illecito dei rifiuti – prosegue la nota – è avvenuto tramite interramento, occultandoli illecitamente all’interno dell’area demaniale golenale sequestrata. Dall’acquisizione degli atti documentali è stato accertato che l’impresa aggiudicataria dei lavori autostradali, a sua volta, ha stipulato un contratto con una impresa con sede legale in provincia di Cosenza per l’affidamento dei lavori di movimentazione e successiva sistemazione dell’area adibita a deposito temporaneo ricadente all’interno dell’area demaniale fluviale del Fiume Grande sita in Nocera Marina, affidando alla stessa gli oneri relativi alla corretta gestione ed organizzazione delle suddette attività. Con un notevole risparmio dei costi presumibili per lo smaltimento corretto di tali rifiuti speciali, l’impresa affidataria ha invece provveduto – si sottolinea – ad occultarli con un prevedibile grave danno per un delicato ambiente, quale quello fluviale, soggetto anche al vincolo paesaggistico ambientale». 

Nei mesi scorsi, il Quotidiano della Calabria si è ampiamente occupato di quanto si stava verificando nell’area oggi sequestrata, con diversi articoli in cui si denunciava la presenza di discariche abusive, con ammassi di pneumatici di camion e di materiale ferroso e cementizio, probabilmente derivante dagli sbancamenti per il rifacimento delle carreggiate autostradali. L’impresa che sta eseguendo i lavori, a seguito delle pubblicazioni sul giornale, è intervenuta rimuovendo l’accumulo di pneumatici. Evidentemente, però, la rimozione delle gomme di mezzi pesanti non è stata sufficiente a mettere a posto le cose. Diversi cittadini si sono lamentati per quanto si stava verificando in una zona ad alta vocazione agricoli e dove tra l’altro si coltiva la cipolla rossa Igp. La ristrutturazione dell’autostrada è stata ultimata, ma ancora la ditta appaltatrice non ha riconsegnato il suolo demaniale avuto in concessione. Secondo indiscrezioni trapelate, sembrerebbe, che in punto specialmente, si trovi ancora una discarica di materiale cementizio e ferroso. Ma c’è di più. Il materiale di risulta sarebbe stato sistemato – determinando un considerevole spessore di terreno sovrastante – proprio sopra la condotta fognaria che collega Nocera al depuratore consortile. Il che renderebbe davvero difficile intervenire in caso di rottura del collettore.
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