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Menichini ha ottenuto ancora la fiducia della società e dunque resta al suo posto, ma ora per il Crotone è un momento di assoluto silenzio stampa. L’ultimo blackout mediatico si era verificato l’8 aprile 2008, con Paolo Indiani alla guida del Crotone in serie C1, in un momento nel quale i rossoblu accumularono un solo punto in tre partite. Zero è invece il totale dei punti incamerati dal Crotone negli ultimi 270 minuti, una media davvero insufficiente che fa scivolare i rossoblù inesorabilmente verso il fondo della classifica. Con una media di 1,09 a partita (sarebbe 1,13 ma c’è un punto di penalizzazione) di questo passo il Crotone rischia seriamente di chiudere la stagione intorno ai 45/46 punti. Ed è per questo che da via Napoli è partito l’ordine del silenzio totale. A dire il vero anche la sede del Crotone ieri è stata interessata ad un curioso blackout ma a causa di lavori al condominio che hanno reso necessario l’interruzione dell’energia elettrica: quasi un presagio di quello che sarebbe successo nel pomeriggio. E così Gianni Vrenna e i suoi compagni di viaggio in questa nuova avventura in serie B hanno pensato bene di tacitare tutte le bocche di calciatori e tecnici. Silenzio e che nessuno fiati: parliamo noi! Questo in sintesi il dictat lanciato dalla presidenza in un momento sicuramente non felice del Crotone. Una decisione che però giunge inattesa e che porta inevitabilmente a fare delle considerazioni circa il motivo del silenzio stampa.
La squadra intanto ha ripreso a lavorare ma a Steccato di Cutro (anche per le precarie condizioni dello Scida) unendo l’utile (preservare il manto erboso dello stadio cittadino) ad un altro utile (tenere lontana la squadra da possibili manifestazione di ostilità da qualche di qualche tifoso). Adesso non rimane che rimettersi di buona lena e superare questo momento di impasse che con ogni probabilità ha anche una radice tecnica. Forse la squadra avrebbe bisogno di variazioni tattiche, un diverso modo di stare in campo.

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