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Il Crotone a Verona se n’è dovuto tornare a casa sconfitto dopo aver dominato per almeno un’ora. Il Verona è stato fortunato, il suo portiere è stato il migliore in campo e ai rossoblu si può solo contestare un inizio magari timoroso e i gol subiti, frutto di un allentamento della concentrazione a significare che in serie B l’attenzione e la concentrazione deve terminare solo dopo aver fatto la doccia a fine gara, nemmeno un attimo prima.
Il gol vittoria di Mimmo Maietta (in foto con la maglia rossoblù), cirotano che ha giocato tre stagioni e mezza col Crotone, è la classica beffa che si aggiunge al danno. Maietta non aveva mai segnato prima d’ora e ha pensato bene di farlo contro la sua ex squadra. L’esultanza e le presunte lacrime di gioia del cirotano non sono piaciuti a molti tifosi crotonesi anche se Maietta, rispondendo ai giornalisti a fine gara, ha motivato la sua gioia esplosiva solo col fatto di aver segnato il suo primo gol, a tempo scaduto e di gran classe. Niente a che vedere con la mancanza di rispetto verso il Crotone e i suoi tifosi.
Un boccone amaro dunque, che il Crotone ha dovuto ingoiare alla fine ma bisogna rimarcare che questo è il bello e il brutto del calcio.
Ma dalla gara di Verona c’è da tenere conto sempre dell’aspetto positivo della prestazione che è stata più che positiva e della condizione fisica della squadra che, specie nella ripresa, è sembrata avere una o forse due marce in più degli avversari. Tutto questo deve essere visto in ottica prossima partita quando allo Scida arriverà la capolista Torino, bloccata in casa nel posticipo dal Bari.

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