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Il Crotone sembra aver ritrovato il suo Gabionetta e ne è la prova la gara di Nocera dove ha segnato entrambe le reti che sono valse la terza vittoria esterna del Crotone. Menichini non può essere che contento il brasiliano lo è di più: «Sono felicissimo per la doppietta ma non ancora per la condizione – confida Gabionetta – perché non sono al top della forma. Non ho ancora l’autonomia per tutti i novanta minuti e quando l’avrò vedrete un altro giocatore».
Gabionetta è un calciatore che ha bisogno di sentirsi importante: «Il mister è stato grande perché non ha mai smesso di incoraggiarmi. Mi diceva sempre di puntare l’uomo perché secondo lui nell’uno contro uno sono fortissimo. Mi è stato di grande aiuto ed è anche merito suo se ho fatto due gol». Un gol su rigore contro il Gubbio e doppietta sabato scorso: «Ci tenevo a fare gol su azione e devo dire che devo ringraziare tutta la squadra che mi sta mettendo nelle condizioni di potermi esprimere al meglio. Sul gol di testa ho capito che andavano a marcare i nostri lunghi e mi sono defilato alle spalle di tutti. Sul 2-0 ho visto Galardo andare sul fondo e ho aspettato, tanto sapevo che la palla sarebbe arrivata da me ed è stato facilissimo segnare».

Il ricordo di Rozzi
Il presidente Gianni Vrenna a ricordo del presidente ascolano Costantino Rozzi ha dichiarato: «In qualità di presidente dell’ FC Crotone, in occasione del diciassettesimo anniversario della sua scomparsa, che ricorre domenica 18 dicembre 2011, proprio il giorno dopo la gara di campionato che ci vedrà opposti all’Ascoli, non posso non ricordare l’indimenticata e oserei dire unica nel suo stile, figura di Costantino Rozzi, storico presidente dell’Ascoli Calcio per ben 26 anni, dal lontano 1968 al 1994. Ventisei anni di presidenza – ricorda Gianni Vrenna – che hanno consegnato l’Ascoli al calcio che conta, e durante i quali la società marchigiana ha collezionato 14 campionati di Serie A, raggiungendo addirittura un prestigioso quinto posto nella massima serie, nel campionato 1979/1980. Anni che, focalizzando doverosamente la persona di Costantino Rozzi, rimarranno scolpiti nella memoria di tutti gli sportivi, amanti del calcio e addetti ai lavori, per la grande carica di simpatia e umanità del presidente, insieme alla sua proverbiale spontaneità e indiscussa competenza calcistica, che ne hanno fatto uno dei dirigenti più apprezzati e amati di sempre».

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