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La Reggina si rilancia alla grande in una serata uggiosa di primo autunno. Ritorna al successo pieno contro il temuto Bari e lo aggancia in classifica a quota quattordici dando uno spessore alla propria graduatoria. La vittoria in casa amaranto mancava da tre giornate, e dopo altrettanti turni, proprio la Reggina ha interrotto la serie di vittorie della squadra pugliese. Eroe della giornata il bomberino Ragusa, pupillo di mister Breda che il tecnico ha voluto in campo dal primo minuto, autore di una doppietta e di tante altre belle cose. La Reggina, però, è stata trascinata al successo anche da un Rizzato tornato a giganteggiare sulla fascia sinistra, grazie al miglior Missiroli ed alla preziosa regia di Nicolas Viola. Una vittoria che ridà smalto all’ambiente amaranto e forse aumenta il rammarico per i due punti lasciati per strada ad Ascoli Piceno sulla sirena e per di più per un calcio di rigore dubbio. Ora ci sarà da lavorare, ma quello di ieri sera può dirsi un successo di importanza capitale per ritrovare il bandolo della matassa della squadra amaranto e guardare con rinnovata fiducia al torneo.
Al fischio d’inizio, il Bari si dispone con quattro difensori e due centrali, dietro i tre centrocampisti offensivi e l’unica punta. E’ il nuovo schieramento voluto da coach Torrente che ha ritrovato gioco e risultati nelle ultime giornate. Il tecnico barese vuol provare a conquistare anche la quarta vittoria consecutiva al ‘Granillo’, ma la Reggina non sembra preoccupata. La squadra amaranto è molto motivata, vuole recuperare i punti persi nelle ultime tre giornate. Mister Breda non modifica il modulo, il 3-5-2, ma cambia due pedine: rispolvera Ragusa dal primo minuto in attacco, richiama Rizzo a centrocampo e conferma il resto della formazione di Ascoli. Il centrocampo è ben presidiato, l’avvio di gara nella prima giornata di vero freddo, è molto promettente. Le due squadre giocano a viso aperto, anche se condizionate dal terreno di gioco, allagato in più punti.
Al secondo minuto la Reggina si presenta con un tiro di Rizzo, la palla sorvola la traversa. Al quinto, c’è già il primo gol della giornata. Rizzato affonda sulla sinistra per il solito cross, ma questa volta lo finta. Il pallone basso, forte e teso, è indirizzato nell’angolo alla destra del portiere, sorpreso e impreparato. Cerca la deviazione ma è in ritardo e spinge il pallone in rete nell’estremo tentativo di recuperare. Passano cinque minuti e il Bari pareggia. Marotta è libero di affondare sulla sua destra. Entra in area molto defilato e lascia partire un tiro di rara potenza e precisione che s’insacca imparabilmente, alla destra di Marino. Un gol da cineteca, sicuramente candidato al premio domenicale.
La Reggina torna in vantaggio però al quarantesimo. Azione insistita sulla sinistra con Rizzato pronto al cross che questa volta, trova la deviazione in rete di Ragusa ben appostato al centro. Un minuto dopo, grande brivido per i tifosi su un’uscita di Pietro Marino che in mischia perde palla. Il Bari non approfitta e finisce il tempo.
La ripresa si apre con un gran tiro di Nicolas Viola (2’st) su cui Lamanna ci mette i pugni, poi il Bari sbaglia tre conclusioni, dal decimo al tredicesimo, in rapida successione. La difesa della Reggina sbanda e viene graziata da De Paula e Marotta. Corso il pericolo, la Reggina si scuote. Nicolas Viola ispira Missiroli che avanza e converge. Ragusa riceve sulla destra, mette a sedere l’ultimo avversario e fulmina Lamanna. Il Cavani dei poveri va a raccogliere l’applauso del pubblico e l’abbraccio dei compagni. Clamorosa decisione dell’arbitro al diciassettesimo: Bonazzoli riceve l’affettuoso abbraccio in area di Borghese, il direttore di gara non interviene. Il bomber amaranto il gol lo ha cercato a lungo, ma è come se lo avesse fatto al trentesimo, quando di testa ha salvato la propria porta. Finale di gara sempre sotto la pioggia, col risultato al sicuro ma, in dieci, con Campagnacci stirato, appena dopo il terzo cambio, per soffrire fino in fondo. Le tifoserie incitano alla fine le squadre avversarie, il gemellaggio tra Reggina e Bari continua.
Con questa bella prestazione della Reggina, Mister Breda ha ritrovato il sorriso: «Si, abbiamo ritrovato serenità ma è tutto relativo. La vittoria è importante ma non vuol dire molto in questo momento. Dobbiamo già pensare a Livorno. Ci ritroviamo in un gruppo folto in classifica, siamo contenti per la prestazione abbinata al bel risultato». Una vittoria che non era facile: «No, non era affatto facile – ha dichiarato Breda – ma abbiamo fatto bene tutto quello che è stato provato in allenamento. Per questo sono soddisfatto, è andata bene. La partita l’abbiamo fatta sempre noi, anche se in campo ci sono anche gli avversari e qualche problema lo hanno creato. Siamo stati anche bravi a superare le piccole difficoltà».

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